"La meccanica del cuore" di Mathias Malzieu

La meccanica del cuore (2012) di Mathias Malzieu è un romanzo gotico che si mescola alla favola, un racconto per ragazzi estremamente adulto, una combinazione di emozioni che arrivano dritte al cuore del lettore. Il paragone con il regista Tim Burton è immediato: scenari lugubri e nevosi, una ricerca della propria anima gemella degna di Big Fish, un emarginato alla Edward mani di forbice, con un orologio per cuore al posto che forbici come mani.

Jack è nato a Edimburgo nel 1874, in quello che potrebbe essere «il giorno più freddo del mondo». Partorito da una madre che non lo vuole crescere, il protagonista è affidato alle cure della levatrice Madeleine, considerata una strega per la sua medicina fuori dal comune e per il suo costante aiuto a prostitute in difficoltà ed emarginati sociali di ogni tipo. Il giorno in cui Jack viene al mondo è così freddo che Madeleine sostituisce il cuore ghiacciato del bambino con un orologio che, con i suoi tic tac, accompagnerà l’insolita vita del protagonista rendendola unica e pericolosa.

Segue così un’infanzia fuori dal comune, tra le cure di una madre bizzarra e amorevole, due prostitute innamorate dell’amore e un vecchio dalla colonna vertebrale musicale. Finché la passione bussa al fragile cuore ticchettante di Jack: Acacia, una bambina che canta divinamente e può vedere poco più in là del suo naso, lo conquista. Da qui, il viaggio alla ricerca di un amore estremamente pericoloso per il delicato cuore/orologio del protagonista, un’avventura tra soddisfazioni e sofferenze, momenti bui e attimi di puro sentimento, dall’infanzia verso l’adolescenza e, infine, l’età adulta.

Oltre a una trama davvero particolare, il romanzo è arricchito da uno stile di grande effetto: frasi molto brevi, incisive, ma pregne di poesia, di figure retoriche fantasiose ma accessibili. Dal gelo di una notte al calore di una passione sentimentale ed erotica, le parole di Mathias Malzieu stregano il lettore con una magia che pochi libri possiedono.