Tratto dall’omonimo capolavoro di Victor Hugo, I Miserabili è uno spettacolo essenziale e profondo nella narrazione di una storia lunga e complessa.
Un racconto vivo
Non si tratta di una semplice definizione di cosa sia il teatro, ma un racconto vivo diventa ne I Miserabili una storia quotidiana, fatta di dolori, fatiche, amore e lotta per la propria libertà. È ovvio ed è giusto che con un testo come questo la recitazione sia il più credibile possibile. Non c’è bisogno di virtuosismi e nemmeno di mirabolanti segni di regia, questa è una storia che va semplicemente raccontata.
Esempio fondamentale di questa verità e vivacità del racconto è Franco Branciaroli nel ruolo di Jean Valjean.
Potrebbe sembrare che lo stia “abbassando” o che lo stia rendendo meno “eroico” di quanto ci aspetteremmo (soprattutto per i numerosi esempi cinematografici e teatrali del personaggio), ma in realtà Jean Valjean è così: un uomo schietto, a tratti rude, e assolutamente incapace di dare un’immagine di sé superiore a quella dell’ex galeotto che ha peccato per tutta la sua vita.
L’eroicità degli umili
Come si può capire dal titolo il testo è corale: non abbiamo un protagonista e un cattivo, abbiamo una società incagliata nella miseria, nel dolore, nella fame e nell’ingiustizia. Cambia dunque la situazione in cui Jean Valjean, Javert, Marius, Cosette, Eponine e gli altri rimangono solo umani perché diventano dei eroi, non tanto perché riescono nella loro impresa, ma perché diventano dei modelli in cui lo spettatore può immedesimarsi e sentire la vicinanza di esseri umani che vorrebbero solo essere liberi, amare, essere giusti agli occhi di Dio e degli uomini.
A questo spettacolo il pubblico crede. Crede perché è vero, crede perché è vicino e crede perché sente la necessità di voler sperare come fanno i protagonisti dello spettacolo. Significativa la parola di Jean Valjean in punto di morte: «Amatevi».
Scatenante empatia
Lo spettacolo in sé è interessante, ma non può competere con un testo come quello di Hugo. In questo caso dunque si deve vedere lo spettacolo per conoscerne il testo e la morale. In un momento come quello della nostra attualità uno spettacolo come I Miserabili può far scaturire riflessioni profonde ed emozioni segnanti, proprio perché è vicina a noi, uomini che combattono con la loro attualità e giovani che combattono per un mondo migliore.
Non è possibile vedere I Miserabili senza subito essere travolti da un insieme di attualità, storia ed astrazione.
Questa è una storia di uomini che si innalzano, tendono le braccia in punta di piedi per arrivare a quello che ognuno di noi desidera: un mondo più bello.
I Miserabili
dal romanzo di Victor Hugo, adattamento teatrale Luca Doninelli
regia Franco Però
con Franco Branciaroli
produzione Teatro Stabile Del Friuli Venezia Giulia – Ctb Centro Teatrale Bresciano – Teatro de Gli Incamminati
Piccolo Teatro Strehler
dal 12 al 24 febbraio 2019