La circostanza è un romanzo uscito a febbraio 2015. L’autore è Francesco Paolo Maria Di Salvia, esordiente con una testa molto particolare. Il protagonista Italo Saraceno, novant’anni, membro di una nota famiglia produttrice di caffè, i Saraceno, racconta ad un trentenne di oggi la sua vita, partendo dall’esperienza partigiana, proseguendo come persona di spicco nel PCI, arrivando ad essere un industriale in bancarotta. Non voglio svelarvi molto perché la lettura di questo libro è un’avventura nei meandri più remoti della nostra mente, là dove giacciono tutte quelle cose su cui non ragioniamo più, che diamo per assodate; ebbene questo viaggio vi porterà a riconsiderare molte di quelle cose. La struttura cronologica del libro è una voluta presa in giro dell’atteggiamento storicistico della cultura italiana, quello dell’attendere il graduale disvelamento della Verità Rivelata. Di Salvia punta su realismo, libertà dai dogmi, un’ironia succulenta, anche su se stesso, per far raccontare ad Italo il suo idealismo fallito miseramente. Leggendolo si coglie tutto l’annichilimento di un uomo che è stato solo usato dagli ideali (inesistenti, almeno per chi lo comandava) in cui credeva. Un romanzo storico può essere non ideologizzato? Certo che sì, anche se in Italia non ci siamo abituati. E La circostanza ne è un esempio perfetto.
Susanna Causarano
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