Un nonno che racconta storie fantastiche – e per certi versi mostruose – al suo nipotino. Una vecchia casa in cui vivono misteriosi bambini dai poteri straordinari e bizzarri. Una donna vestita di nero che sa trasformarsi in un falco pellegrino che fuma la pipa. Un ragazzo che parte all’avventura per scoprire le sue origini su una lontana isola avvolta nella nebbia. Sembra la trama di un film di Tim Burton, e presto lo sarà. La casa per bambini speciali di Miss Peregrine è un romanzo scritto da Ransom Riggs e pubblicato da Rizzoli nel 2011. Entro la fine dell’anno si trasformerà in un film diretto appunto da Tim Burton, un film che sembra partire con i migliori presupposti: un ottimo cast (tra cui Eva Green e Samuel Jackson), un’ottima regia, un’ottima storia da trasformare in pellicola.
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Jacob ascolta le incredibili storie di nonno Abe fin da bambino. Le sue favole sono popolate da orrendi mostri – apparentemente metafora delle persecuzioni naziste – e dagli amici del nonno, bambini speciali con poteri paranormali. Raccontando le sue avventure, nonno Abe mostra a Jacob delle vecchie foto dove le straordinarie doti dei bambini speciali sono ritratte con toni cupi e inquietanti. Il libro, che inquietante lo è parecchio, è cosparso proprio da quelle immagini che infestano i sogni di nonno e nipote. L’autore infatti ha pazientemente raccolto da collezioni private numerose fotografie d’epoca, scovando una serie di ritratti d’inizio Novecento con dei protagonisti particolarmente fuori dalle righe. Abbiamo una bambina che si solleva da terra magicamente, un uomo invisibile se non per i suoi vestiti, un bambino dalla cui bocca escono api, un ragazzo forzuto, un altro che ha la straordinaria abilità di resuscitare i morti con dei «cuori di riserva», e molto altro ancora. Se il protagonista crede inizialmente alle storie narrate da nonno Abe, ben presto, raggiunta l’età della ragione, le fotografie appaiono come fotomontaggi poco riusciti e le avventure del nonno si trasformano nei deliri di un uomo ormai anziano.
Ma quando nonno Abe muore misteriosamente, le sue ultime parole stuzzicano la curiosità – oltre ai sensi di colpa – del nipote. Da un inizio nostalgico fatto di affetto famigliare si passa così all’avventura in una terra straniera, un’isola del Galles semi abbandonata dove Jacob incontrerà nuovi, specialissimi amici, a tratti spaventosi, a tratti affascinanti.
In quest’opera troviamo di tutto, un «tutto» però amalgamato nel migliore dei modi: abbiamo in parte un romanzo storico (ci muoviamo tra la contemporaneità e la seconda guerra mondiale), il gotico, l’avventura, il fantasy, la storia d’amore (mai leziosa o fine a se stessa, ma molto ben bilanciata in un contesto tutto fuorché romantico). Tra le pagine di Riggs troviamo la casa infestata di Shirley Jackson, le operazioni del dottor Frankenstein di Mary Shelley, le storie fantastiche di Big Fish o gli eccentrici personaggi di Morte malinconica del bambino ostrica di Tim Burton, senza dimenticare quel tocco di fantasia e assurdità che ci rimanda immediatamente ad Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll. Eppure la storia appare nuova, unica, un’idea originale ma con solide basi letterarie.
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Ne La casa per bambini speciali di Miss Peregrine realtà e fantasia, quotidiano e paranormale si mescolano in un’avventura che non appare mai esagerata per quanto bizzarra. Insieme a Jacob, anche il lettore crede alle fiabe di nonno Abe, anche noi ci meravigliamo davanti alle foto di quei bambini «diversi». Il ritmo coinvolgente del libro trasporta il lettore nella storia, senza dimenticare mai un pizzico di angoscia dato dalle tinte dark e dai personaggi fuori dal comune.
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La scrittura di Riggs è scorrevole, ma non priva di dettagli, riflessioni, approfondimenti psicologici. Il lettore entra nei pensieri del protagonista, scopre le sue paure, esplora i suoi sogni tormentati. Pagina dopo pagina, diventiamo noi Jacob, sperduti su di un’isola dove dobbiamo lottare contro i mostri passati, ripercorrendo un’infanzia ormai lontana e sempre più misteriosa. La fine del romanzo non è del tutto definita, tanto che un nuovo volume è stato scritto dallo stesso autore per proseguire la vicenda. Eppure il finale aperto non delude, ma apre l’azione a nuove possibili avventure che si è liberi di immaginare data la quantità di dettagli fornita da Riggs nel primo episodio.
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Il regista Tim Burton e il suo cast di attori sapranno mantenere le atmosfere cupe ma oniriche del romanzo? Sapranno presentare una storia dalle molteplici sfaccettature, frutto dell’unione tra più generi letterari? Lo scopriremo tra qualche mese. Nel frattempo, La casa per bambini speciali di Miss Peregrine è un libro consigliato per passare qualche giornata in un mondo diverso ma non così lontano, un mondo fatto di mostri e bambini davvero peculiari.
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