Il doodle di oggi è dedicato al 127esimo anniversario dalla nascita di Inge Lehmann, geofisica danese specializzata in sismologia e membro della Royal Society di Londra. Google intende così ricordare, in occasione del devastante terremoto in Nepal, «l’importanza della scienza nel prevedere i terremoti, affinché un maggior numero di vite possa essere salvato».
Nata il 13 maggio 1888 a Østerbro, una zona di Copenaghen, la scienziata studiò matematica prima all’Università di Copenaghen, poi a Cambridge, nel Regno Unito. In seguito divenne assistente del geodetico Niels Erik Nörlund, che la incaricò di allestire osservatori sismologici in Danimarca e Groenlandia; l’inizio del suo interesse per la sismologia risale proprio a questo periodo.
Tre sono le scoperte che le si possono attribuire e che rimangono ancora oggi valide teorie scientifiche. Innanzitutto, nel 1936, grazie all’analisi dei sismogrammi di alcuni terremoti neozelandesi, Inge Lehmann intuì la doppia natura del nucleo terrestre: una interna e solida, l’altra esterna e fluida.
In secondo luogo spiegò le onde P, onde sismiche particolari e molto veloci, che vengono avvertite per prime da una stazione sismica, dopo un terremoto.
Infine, scoprì le discontinuità di Lehmann, due particolari aree all’interno della Terra che permettono di comprenderne meglio la struttura, la composizione e il funzionamento.
Google la ricorda con un doodle animato, in cui la Terra, divisa in due parti, mostra al suo centro un nucleo luminoso: nelle sue bozze del pianeta infatti, non tutte uguali, Inge Lehmann disegnava sempre il nucleo terrestre che brillava.
La studiosa è ricordata dal motore di ricerca anche perché instancabile sostenitrice della parità di genere e, di conseguenza, idonea a portare avanti la causa contro la diversità di cui Google si è fatto promotore.
Chiara Zanotta