Un tipo alla Matteo Garrone non passa tante volte nella storia cinematografica. Personaggio schivo, restio alle luci della celebrità, poco propenso ad apparire sugli schermi televisivi. E, tuttavia, il miglior regista italiano del XXI secolo. Ma di gran lunga, rispetto a più noti e celebrati compagni di lavoro.
Romano, con la passione per la pittura, Matteo Garrone ha mosso i primi passi in lavori documentaristici, per approdare solo successivamente al puro taglio cinematografico.
I metodi di lavorazione, presenti fin dalle prime riprese, rimangono costanti in tutte le opere: gruppo di lavoro al minimo, ambientazioni che si svolgono in contesti reali, una cinepresa mai statica ma dinamica, un sonoro naturale e attori […] Continua a leggere su NPC Magazine
In copertina: Artwork by Madalina Antal
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