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Edgar Degas, "La classe di danza", ca. 1880 olio su tela, 82.2 x 76.8 cm Philadelphia Museum of Art, Acquistato con il W. P. Wilstach Fund, 1937

Impressionismo e Avanguardie: a Palazzo Reale di Milano i capolavori del Philadelphia Museum of Art

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È stata inaugurata lo scorso 8 marzo, al Palazzo Reale di Milano, la mostra Impressionismo e Avanguardie, in cui sono esposti cinquanta capolavori provenienti dal Philadelphia Museum of Art. Grazie a questa mostra, promossa dal Comune di Milano, da Palazzo Reale e da MondoMostre Skira, i visitatori avranno non solo la possibilità di ammirare opere provenienti da un museo così lontano, ma anche quella di assistere alle principali tappe dello sviluppo dell’arte moderna, dall’Impressionismo, all’Espressionismo, fino ad arrivare al Surrealismo.

Dei collezionisti lungimiranti

Diverse delle opere esposte nella sezione di arte moderna del Philadelphia Museum of Art vengono originariamente da collezioni private di americani che rimasero affascinati dalle opere di alcuni giovani artisti francesi, quando in patria la loro arte non veniva ancora capita dalla critica, al punto che questi venivano considerati degli “imbratta-tele”. Fra i primi collezionisti, si ricorda Alexander Cassatt, fratello della pittrice Mary, unica donna (insieme alla francese Berthe Morisot) a esporre i suoi quadri alle mostre degli impressionisti di Parigi, in un’epoca in cui alle donne non era concesso frequentare l’Accademia di Belle Arti. Un altro importante contributo per la collezione del Philadelphia Museum of Art venne da Samuel Stockton White III, appassionato non solo di arte ma anche di culturismo, cui Auguste Rodin dedicò la sua scultura di bronzo L’atleta, esposta alla mostra di Milano. Nel 1964, infine, fu Louis E. Stern a donare trecento opere al museo di Philadelphia, arricchendo notevolmente la sua collezione di arte moderna.

L’emozione prima di tutto

Oltre a quadri e sculture, per le sale del Palazzo Reale si possono leggere anche diversi aforismi e citazioni sull’arte. Fra questi, vi è una frase particolarmente significativa del post-impressionista francese Paul Cézanne, che recita che se alla base di un’opera non c’è un’emozione, allora quella non può essere considerata un’opera d’arte. Largo all’emozione, dunque: le opere esposte in questa mostra sono state realizzate da artisti diversi, appartenenti a correnti diverse, cosicché ogni visitatore possa trovare quella davanti alla quale incantarsi. Ce n’è per tutti i gusti: impressionisti (Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Édouard Manet), post-impressionisti (Paul Cézanne, Vincent van Gogh, Auguste Rodin), espressionisti (Henri Matisse, Marc Chagall), senza dimenticare gli esponenti più importanti dell’Astrattismo (Vasilij Kandinskij), del Cubismo (Pablo Picasso) e del Surrealismo (Salvador Dalí, Joan Miró). Ovviamente, qui era impossibile citare ogni singolo artista di cui si potranno ammirare le opere: non resta che scoprirle tutte dal vivo. C’è tempo fino al 2 settembre.

Proponiamo qui, per i nostri lettori, un’anteprima di alcune delle opere più belle esposte alla mostra. Inoltre, per chi desidererà rivivere anche a casa le stesse emozioni provate al Palazzo Reale, segnaliamo lo splendido catalogo della mostra, edito da Skira.

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Francesca Cerutti

Classe 1997, laureata in Lingue per l'impresa e specializzata in Traduzione. Sempre alla ricerca di storie che meritino di essere raccontate. Nel 2020 è stato pubblicato il suo romanzo d'esordio, «Noi quattro nel mondo».

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