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Il cinema è nel caos:
tra Oscar “bianchi”
e Golden Globe russi

1 minuto di lettura

Spike Lee, Michael Moore, Will Smith. Sono solo alcuni degli attori e registi che hanno deciso di non presenziare alla cerimonia degli Oscar di quest’anno, una forma di protesta contro la totale assenza di nomination per attori e registi neri di quest’edizione. In un intervento a Good Morning America, Will Smith ha detto che «la diversità è il superpotere degli USA e che vistane la mancanza tra le nomination di quest’anno, sarebbe stato imbarazzante presenziare alla cerimonia degli Oscar». Il tema non è una novità: basti pensare che su un totale di 330 statuette assegnate da quando si celebra la famosa premiazione, solo 15 sono andate a persone di colore e mai nessun regista nero è stato premiato con un Oscar. Negli scorsi due anni tuttavia la tendenza sembra essersi intensificata, dato che nemmeno una delle ultime 40 nomination è andata a un attore nero.

Intanto, in Russia si preparano per contrastare i Golden Globes con il nuovo Open National Press Award, in programma quest’anno. Il 2016 infatti è stato battezzato “l’anno del cinema in Russia”. Il The Guardian riporta che la differenza sostanziale con i Golden Globes consisterà nel fatto che, mentre i primi sono assegnati dalla stampa straniera, non statunitense (la Hollywood Foreign Press Association), l’Open National Press Award sarà invece attribuito solo da giornalisti locali. Voci di corridoio dicono che il festival si terrà già a Marzo, ma i dettagli e le categorie sono ancora da definire.

Y.C.

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Redazione

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