Buio racconta una storia che ci sembrerebbe così lontana da noi, quasi impossibile, ma in realtà è una storia così attuale che potrebbe stare accadendo accanto noi in questo momento, solo che non ce ne accorgiamo.
Vanessa Korn e Valentina Paiano, attrici, registe e scrittrici dello spettacolo, portano in scena dei personaggi che entrano in contatto con la realtà della vita. Dalla madre che ha sempre fatto tutto quello che poteva per le sue figlie, a sua figlia maggiore, Camille, che entra in contrasto con una vita che le sta stretta e sbatte la testa contro un altro tipo di vita che lei non si aspettava proprio fosse così. Camille vede cose in Siria che non dovrebbe vedere, si innamora, cerca di fuggire da quel sogno che ormai è diventato un incubo ma non può più. Quello che ha vissuto è ormai dentro di lei e lo porterà sempre con sé.
Il buio diventa quindi un compagno ben voluto o meno, a seconda di cosa porta con sé. Ognuno dei personaggi entra in contatto col buio, da Camille che si getta nel buio di un futuro che non conosce, a sua madre che brancola nel buio alla ricerca della propria bambina.
Le attrici hanno ritratto con una precisione e delicatezza rara un mondo complesso come il nostro, pieno di input e link e immagini che ci affogano ogni giorno. In questo spettacolo, soprattutto nei momenti più dolorosi, non si scade nella pantomima o nella recitazione “da tragedia”, ma si vuole ritrarre un senso di tensione e di realtà attraverso una recitazione cristallina: fragilissima, ma efficace se maneggiata con cura. Accanto alle protagoniste sono stati fondamentali le musiche e i suoni, di FA.DE Music Production di Davide Capicotto e Fabio Sagliano, attraverso i quali sono stati capaci di farci vedere quello che le protagonista hanno visto anche solo semplicemente con il suono. Struggenti le urla degli uomini e le donne impauriti e quel grido dedicato ad Allah prima dell’esplosione; sono suoni che rimandano ad immagini che tutti abbiamo in mente, ma su cui non si riflette mai abbastanza.
Quella di Buio è una storia di fragilità, dolcezza, amore, paura che sono tutte parti della voglia di libertà che spesso i ragazzi provano nella loro vita.
Camille dice che non si pente di ciò che ha fatto e forse è giusto così: non si può riconoscere davvero la luce se non si è incontrato il buio.
Teatro Binario 7, Monza
scritto, diretto e interpretato da
Valentina Paiano
Vanessa Korn
assistente alla regia
Veronica Dariol
Venerdì 22 Febbraio h.21.00