Dal 5 giugno all’11 ottobre il centro Saint-Benin di Aosta ospiterà una mostra dedicata ad Antonio Canova, scultore e pittore italiano neoclassico (1757-1822), che lavorò per papi e imperatori. Saranno esposte più di 50 opere, tra preziosi gessi, acqueforti, dipinti a tempera e olii.
Un omaggio al Neoclassicismo, alla purezza delle forme,a quello sguardo nostalgicamente rivolto all’idillio antico, che trova in Canova il suo massimo esponente. Canova è certamente famoso per la sua opera “Amore e Psiche”, conservata al Louvre di Parigi, che incarna la bellezza, la grazia e l’armonia neoclassica nella dolcezza e carnalità di corpi scolpiti che mai diresti essere duro marmo. Tuttavia numerose sono le sue opere, spesso passate in secondo piano davanti alla perfezione dei due mitici amanti. Sicuramente questa può essere l’occasione per conoscerle, oltre che per immergersi pienamente nel sogno dell’Arcadia Settecentesca.
“Il progetto espositivo – si legge nella delibera della Giunta regionale che promuove l’iniziativa – consente di ripercorrere l’iter creativo canoviano, dallo schizzo iniziale al bozzetto in terracotta, alla statua in argilla fino al modello in gesso su cui venivano fissati i chiodini (chiamati ‘repère’), grazie ai quali era possibile trasferire nel marmo le esatte proporzioni dell’opera. Alcuni dei gessi in mostra sono oggi pezzi unici che possono essere considerati capolavori, perché non esistono più gli originali in marmo andati perduti”.
(nell’immagine: primo piano delle “Tre Grazie”, A. Canova, Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo)

C.M.