È arrivato in fretta il mese di marzo per gli italiani. La data da segnale sul calendario la sappiamo tutti: questa domenica 4 marzo si vota per eleggere il Parlamento, ovvero i rappresentanti di Camera e Senato. Si tratta delle prime elezioni nazionali con la nuova legge elettorale, presentata nella scorsa legislatura dall’allora capogruppo del PD alla Camera Ettore Rosato, che prende il nome di Rosatellum.
Se siete incerti, curiosi, dubbiosi, in piena crisi già con le mani nei capelli, qui sotto proviamo a venirvi incontro, spiegando in modo semplice cosa succederà il 4 marzo. Spoiler: ve lo spieghiamo nel dettaglio ma lo facciamo in modo molto molto semplice, quindi non vi spaventate! In fondo trovate anche i link utili per leggere i programmi elettorali dei principali partiti italiani, il nostro compito a casa obbligatorio prima di recarci alle urne. Iniziamo!
Come e dove si vota?
Si vota domenica 4 marzo dalle 7 alle 23. Per la Camera potranno votare tutti i cittadini italiani che hanno compiuto 18 anni; per il Senato voteranno invece coloro che avranno compiuto il 25esimo anno d’età. Per votare servono essenzialmente due cose: un documento di identità valido e la tessera elettorale. Panico tessera elettorale. Se avete già votato nel 99% dei casi ce l’avete, forse è in qualche cassetto ma ce l’avete, non temete! E se fosse scaduta? La tessera elettorale si rinnova all’ufficio elettorale del proprio comune di residenza. Per l’occasione gli uffici resteranno aperti anche il giorno delle elezioni, ma se siete nel panico e avete paura che la vostra tessera sia scaduta recatevi all’apposito ufficio in questi giorni.
La nuova legge elettorale
Si vota per la prima volta con il Rosatellum. Facciamo un bel respiro e capiamo cosa sta dietro a questo sistema elettorale ibrido, misto maggioritario e misto proporzionale. Il 37% dei seggi (232 alla Camera e 116 al Senato) è assegnato con un sistema maggioritario a turno unico in altrettanti collegi uninominali. Per dirla semplice è una lotta all’ultimo voto, perché potrà essere eletto solo un candidato (il più votato) per collegio. Il 61% dei seggi poi (precisamente 386 alla camera e 193 al Senato) sono ripartiti in base proporzionale tra le coalizioni e i partiti in campo che hanno superato le soglie di sbarramento. Attenzione: i seggi verranno ripartiti a livello nazionale per la Camera, a livello regionale per il Senato. Il restante 2% dei seggi (12 alla Camera e 6 al Senato) vengono determinati dal voto per corrispondenza degli italiani residenti all’estero.
Le schede elettorali
Esistono due schede per votare: una rosa, per la Camera e una gialla, per il Senato (ovviamente quest’ultima verrà consegnata solo a chi ha già compiuto 25 anni). Il voto si esprime tracciando una X sul simbolo della lista scelta. Ricordatevi: votando per una lista votate automaticamente anche il candidato uninominale ad essa collegata. Si può anche votare direttamente il candidato uninominale, e il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate, in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista. In caso di più liste a sostegno di un candidato uninominale si può votare, oltre al candidato uninominale, anche una delle liste a sostegno (come riportato nell’esempio qui sotto).
Cosa non potete fare
Attenzione, nemico pubblico numero uno dell’elettore questo 4 marzo è il voto disgiunto. Alle elezioni politiche il voto disgiunto non è consentito (per farla facile non potete votare un candidato e una lista collegata ad un altro candidato). In questo caso il vostro voto sarà annullato. Non potete neanche barrare la vostra preferenza nei listini dei partiti. Anche questo comporterà l’annullamento del voto. Attenzione ai segni e alle scritte sulle schede elettorali: ogni segno fuori da quelli indicati può invalidare il vostro voto.
E adesso? I link ai programmi elettorali
Ora che avete tutti gli strumenti per recarvi alle urne con cognizione arriva la sfida più difficile. Chi votare e soprattutto perché votare un partito, una lista, un candidato e non un altro. E qui non possiamo venirvi incontro un po’ perché non è nostro compito suggerirvi chi votare, un po’ perché le sensibilità politiche si maturano e si stabilizzano a livello personale con pochi ma efficaci ingredienti: lo studio, la passione e la riflessione critica. C’è un disperato bisogno di ritrovare l’amore e la fiducia nei confronti dello stato, della politica, delle istituzioni: per queste e altre mille ragioni vi invitiamo a buttare un occhio ai programmi elettorali dei principali partiti italiani. Li trovate tutti qui sotto, pronti all’uso (in ordine alfabetico):
Elezioni regionali in Lazio e Lombardia
Ultima nota: questo 4 marzo vi ricordiamo che si vota anche per le elezioni regionali in Lombardia e Lazio, probabilmente le due regioni più importanti d’Italia. Se siete residenti in una di queste due regioni avete diritto di votare per esprimere il Presidente di Regione e i Consiglieri regionali. Per tutte le informazioni potete visitare i siti delle singole regioni. Qui per approfondire: