Nel magma della piccola editoria digitale, affollata di tentativi di self-publishing per esordire con un romanzo rosa o un noir, Giovanni Tommasini, sanremese classe 1966, si è presentato con la sua vita da educatore di disabili intellettivi. Il primo libro pubblicato è L’arte del baseball – Frammenti italiani dal passatempo d’America (2014, Chinasky, Genova), cui è seguito nello scorso dicembre 2015 Sono Cesare… tutto bene – Una relazione di reciproco aiuto.
Il soggetto dei suoi ebook gratuiti è soprattutto quello dell’autismo. Patologia che Tommasini ci ha definito come «una condizione umana estrema, in cui il vissuto spazio-temporale facilmente va in frantumi». Durante la sua venticinquennale esperienza quotidiana con autistici ha visto da vicino la paura della vita, il mondo esterno percepito come assedio. Perché è questo il significato del «chiudersi in dondolii reiterati fino allo sfinimento, solo in prima battuta rassicuranti, ma presto drammaticamente vissuti con la prerogativa di escludere ogni eventualità di contatto diretto con il mondo».
Un discrimine tra una famiglia con figli normodotati e una con disabili intellettivi è la dimensione del tempo. Padre e madre vedono crescere il proprio figlio, emanciparsi progressivamente fino a costruire una propria vita. Questa l’evoluzione lineare. Ma «tutto ciò non è possibile e non si riesce a realizzare nel momento in cui un figlio ha bisogno, per sopravvivere, di una assistenza continuativa e vitale sotto ogni punto di vista – nella cura della propria persona, nelle possibilità relazionali e indipendenza economica». La variabile del tempo, pertanto, si inverte: con l’avvicinarsi del futuro i genitori sono costretti a rapportarsi col figlio come nel passato.
Giovanni Tommasini è solito presentare e promuovere i propri libri no-profit in mezzo al «mondo abile intellettivamente e relazionalmente». E ha individuato, nel pubblico che via via è andato formandosi e disfacendosi, un certo vuoto culturale della società. Una dinamica di rimozione culturale.
«Io definisco i miei ragazzi delle opere d’arte. Hanno le stesse qualità e l’uguale preziosità delle grandi realizzazioni artistiche. Esprimono pienamente, restituiscono e sollecitano nell’altro le più profonde e remote emozioni umane.
Non vi è ancora, però, una disponibilità nella maggioranza delle persone che incontriamo a stare nel contatto, nella relazione con i miei ragazzi. Vivere, riconoscere le emozioni e la sofferenza come parte di ognuno di noi è l’unica possibilità per conoscere la propria e l’altrui autenticità. Attorno a noi, spesso, dopo poco si crea il vuoto»
Ed è per riempire il vuoto sempre incontrato che Tommasini ha deciso di scrivere ebook gratuiti. Slegate da una rigida logica editoriale, tutte le storie dei suoi assistiti (come quella di Cesare, assistito dal Giovanni universitario ventiquattrenne) sono la ricerca dell’empatia. Il frutto di «ascolto, accoglienza e attenzione». La tripla AAA che sta alla base del rapporto di reciproco aiuto fra assistente e assistito.
Andrea Piasentini
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