Gaza, Israele e il nuovo martirio della Palestina

dalla newsletter n. 35 - gennaio 2024

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Dal 7 ottobre, data in cui l’organizzazione palestinese Hamas al governo della Striscia di Gaza ha lanciato l’operazione “Alluvione al-Aqsa” contro Israele, le morti, soprattutto di civili, non hanno fatto che aumentare esponenzialmente. Il numero delle vittime in questo martoriato angolo di mondo, tuttavia, ancor prima di quel fatidico sabato, segnalava una drammatica crescita delle violenze e una preoccupante escalation: il 2022 si era concluso come l’anno con più morti palestinesi per mano israeliana dalla Seconda Intifada. Dall’ottobre 2023 ad oggi, ai 1.139 israeliani e internazionali uccisi dal gruppo palestinese nei kibbutz al confine con la Striscia sono seguiti oltre 20.915 palestinesi ammazzati da bombe e carri armati israeliani a Gaza e almeno 311 dai proiettili delle Israeli Defense Forces e dei coloni in West Bank. 

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1,9 milioni di sfollati nella Striscia di Gaza

Ad oggi la Striscia è teatro di scontri strada per strada tra i soldati israeliani e i miliziani di Hamas e l’esercito di Benjamin Netanyahu fatica a reclamare il controllo totale dei territori penetrati. La maggior parte della popolazione ha lasciato le proprie case al nord e si è rifugiata nel sud, in particolare a Rafah. Secondo Human Rights Watch a metà dicembre l’85% dei residenti nella Striscia erano sfollati, pari a 1,9 milioni di persone, e la metà di questi erano scappati nella cittadina a ridosso del confine egiziano, che prima dell’inizio della campagna militare israeliana via aria e terra contava appena 280mila abitanti. Le testimonianze sul campo denunciano condizioni di vita insostenibili anche in quell’area dell’enclave in cui centinaia di migliaia di civili sono stati costretti a scappare. Sovraffollamento in tende improvvisate sulla spiaggia, assenza di servizi basilari come quelli igienici, scarsità estrema di cibo e acqua ed elevato rischio di diffusione di epidemie, oltre all’alta probabilità di rimanere vittime degli interminabili bombardamenti israeliani sono le condizioni in cui la popolazione della Striscia vive da quasi tre mesi

Gianluca Grimaldi

Napoletano di nascita, milanese d'adozione, mi occupo prevalentemente di cinema e letteratura.
Laureato in giurisprudenza, amo viaggiare e annotare, ovunque sia, i dettagli che mi restano impressi.

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