Galleria Spada

La Galleria Spada a Roma

Alla scoperta dei musei italiani: fra le meraviglie del Barocco Romano

1 minuto di lettura

La Galleria Spada è ospitata nell’omonimo palazzo nel centro di Roma, costruito nel 1548-1550 per volontà del cardinale Girolamo Capodiferro.

Divenuto proprietà del cardinale Bernardino Spada, che volle ospitarvi la propria collezione di dipinti, l’edificio fu rinnovato affidando i lavori a Francesco Borromini.

Palazzo Spada
Palazzo Spada. Fonte: artslife.com

Palazzo Spada è un luogo simbolo dei fasti del Barocco romano, ben testimoniati dalla famosa Galleria prospettica del Borromini, realizzata nel 1652-1653 e celebrata per il suggestivo effetto ottico che ne accentua la profondità, pur essendo in realtà uno spazio di soli 9 metri di lunghezza.

Palazzo Spada
Galleria prospettica del Borromini. Fonte: avventureovunque.it

Leggi anche:
Fenomenologia di un rapimento: «Estasi della Beata Ludovica Albertoni» del Bernini

Palazzo Spada
Galleria prospettica del Borromini. Fonte: Tripadvisor

Analoga impressione e adesione all’arte spettacolare e illusionistica del Seicento è dimostrata anche nelle decorazioni dei pittori bolognesi Agostino Mitelli e Michelangelo Colonna, che ornano il Salone di Pompeo del 1635, oggi adibito anche per le sedute del Consiglio di Stato.

Palazzo Spada
Salone di Pompeo. Fonte: l’asinod’oro.it

Dopo gli sconvolgimenti della Seconda Guerra Mondiale, la sistemazione definitiva della collezione fu affidata a Federico Zeri, nel 1948 nominato direttore, che vi si dedicherà per quasi due anni, rimanendo sempre convinto dello stretto legame esistente fra le opere e i contesti in cui sono inserite.

Il visitatore ha quindi la fortuna di ammirare non una semplice pinacoteca ma un ambiente che conserva ancora l’aspetto e lo spirito tipici delle gallerie principesche, con il valore decorativo delle opere messo in risalto dalla dimora che le ospita.

Palazzo Spada
Palazzo Spada, interni. Fonte: radiciaps.it

La collezione è per la maggior parte frutto di un’intensa attività di raccolta dei cardinali Bernardino Spada e Fabrizio Spada, tra Seicento e Settecento, e del patrimonio di Maria Veralli, che nel 1636 sposò Orazio Spada.

Leggi anche:
La Grande Bellezza: 8 tappe per scoprire Roma sulle tracce del film di Sorrentino

Il carattere di galleria principesca si respira in tutti gli ambienti, dove i dipinti si alternano a statue antiche e a mobili d’epoca, con quel particolare gusto aristocratico tipico dell’età barocca romana.

Galleria Spada. Fonte: Wikipedia

Leggi anche:
Oriolo Romano, la città ideale della Tuscia

Palazzo Spada, Galleria degli stucchi. Fonte: l’asinod’oro.it

L’effetto d’insieme è suggestivo e basato su un legame essenzialmente estetico dato che non vi è fra le opere esposte alcun nesso gerarchico o tematico.

Fra i veri e propri capolavori presenti nella Galleria Spada ricordiamo Davide e Golia e Ritratto del Cardinale Bernardino Spada di Guido Reni, La rivolta di Masaniello di Michelangelo Cerquozzi e tele di Pietro Testa, Tiziano e Orazio Gentileschi.

Galleria Spada. Fonte: turismoroma.it

Galleria Spada

Info utili:
Piazza Capo di Ferro 13 – Roma

e-mail: dms-rm.galleriaspada@beniculturali.it
tel. +39 066 874 896

Sito Web

Orari:
Da Mercoledì a Lunedì (8:30 – 19:30)

Chiuso il Martedì

Tariffe:
5 € (intero)

2 € (ridotto)

Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!

Segui Frammenti Rivista anche su Facebook e Instagram, e iscriviti alla nostra newsletter!

Gianpaolo Palumbo

Classe 1990, laureato in Scienze Politiche. Appassionato di storia, arte e cinema. "Per avere una narrazione è sufficiente che ci sia un narratore, una storia e qualcuno a cui raccontarla" (Andrea Bernardelli, "La narrazione", 1999).

Lascia un commento

Your email address will not be published.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.