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Sezione aurea ©Frida Castelli

Frida Castelli. Desiderio illustrato a grafite

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3 minuti di lettura

Frida Castelli parla poco di sé, ma c’è molto da dire al riguardo. Di sicuro è un’illustratrice con sede a Milano e le informazioni che abbiamo su di lei sono poche. Ma non è questo il punto.


Seguire la traccia della sua matita è un po’ come sentire lo scandire dei giorni che la separano da una figura umana ben precisa. Come sottolinea più volte «7 miliardi di persone sulla Terra e io voglio solo te». L’amore della sua vita è il suo luogo preferito, allo stesso tempo abitabile e caldo. Lo mette ancora più in risalto in occasione della mostra milanese chiusa il 29 aprile scorso (e prorogata fino al 31 maggio) al NYX Hotel di Milano.

Frida Castelli al NYX Hotel di Milano (fotografia Lavinia Paolini)

Decido di farle qualche domanda, rispettando la sua scelta di rimanere autrice “anonima”, e lei accetta con gioia la mia corrispondenza.

quanto tempo senza baciarti ©Frida Castelli

Prima di iniziare, cosa ti piace raccontare di te? 

«Non mi piace parlare di me. Non è necessario, non è importante. Quando ho cominciato questa serie di disegni la mia intenzione era comunicare soltanto con lui e così sarà sempre. È bello che le persone si riconoscano nella mia storia, ma il mio privato deve rimanere tale.»

Da quando hai iniziato a disegnare?

«Ho cominciato a disegnare in maniera continuativa quando ho deciso di raccontare al mio essere umano preferito ciò che provavo per lui. Un disegno al giorno, tutti i giorni, per parlargli di me e dargli il mio buongiorno.»

È come entrare nelle pieghe della pelle. Immersi nel desiderio di una storia d’amore fatta di grafite e passione, di capelli sfiorati e parole lasciate addosso. Lo si intuisce quando si sfogliano i suoi lavori. Il color carne è il colore predominante, gli sfondi dalle diverse cromie fanno solo da sottofondo, come una canzone canticchiata sottovoce. Le frasi scritte di getto invece diventano pezzi di letteratura erotica da cui fuoriesce tutto l’aspetto personale e intimo. L’unione di immagine e parole, immaginazione e grafia.

©Frida Castelli

Parla in modo semplice di una storia d’amore fondata e intessuta a distanza. Una di quelle distanze che bruciano di passione anche a km, e voli, di lontananza. Un intreccio ripetuto di emozioni.

Ti identifichi più con la tua tecnica o con il soggetto che rappresenti? Chi predomina la scena?

«Chiaramente mi identifico con il soggetto che rappresento perché il soggetto sono io.»

Il suo tratto, realistico e a tratti simbolico, delicato e deciso allo stesso tempo, riesce a descrivere questa distanza, a dare forma al vuoto. Come leggere un racconto dove i protagonisti sono ben nascosti ma evidentemente presenti. Dove il sesso e l’amore sono fatti della stessa alchimia.


Cos’è per te un vuoto? Assenza soltanto o piena presenza?

«Natura abhorret a vacuo.»

Parafrasando «la natura rifiuta il vuoto»: non esiste natura in presenza di vuoto totale, né intorno a sé e nemmeno dentro di se. Forse per questo motivo il vuoto e la distanza sono elementi così pieni.

Invece cos’è per te il contrario dell’amore? L’odio o la paura?

«Credo che il contrario dell’amore sia il nulla.»

frida castelli
Sezione aurea ©Frida Castelli

La sua è una geografia del desiderio, fatta di luoghi e giorni che scorrono inesorabili tra un incontro e l’altro.

C’è un luogo che visiti spesso quando hai bisogno di ritrovarti?

«La mia casa è il mio rifugio. L’unico posto al mondo dove mi sento davvero protetta e a mio agio.»

E il luogo che ti fa più paura?

«I centri commerciali.»

In una delle mie vite sono nata vicino a un aeroporto. Le more non erano ancora mature e il cielo aveva nuvole necessarie e la profondità dei tuoi occhi. Tu mi hai guardata come un segreto da custodire e subito mi sono rannicchiata tra le tue braccia come un pistacchio nel suo guscio. [La perfezione che si nasconde tra le ortiche, i resti di chiavi e le valigie abbandonate].

©Frida Castelli

Forse, per Frida il colore è prima di tutto un sentimento. La tecnica è solo un mezzo che ha le sue radici nel desiderio. Un metodo di espressione ma non soltanto, un metodo per vivere la sua vita in pieno.

qui la sua pagina instagram !

Gallery: Frida Castelli al NYX Hotel di Milano (fotografia Lavinia Paolini)

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Fausta Riva

Fausta Riva nasce in Brianza nel 1990.
Geografa di formazione(Geography L-6) poi specializzata in fotografia al cfp Bauer.
Oggi collabora con agenzie fotografiche e lavora come freelance nel mondo della comunicazione visiva.
Fausta Riva nasce sognatrice, esploratrice dell’ordinario. Ama le poesie, ama perdersi e lasciarsi ispirare.

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