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Dead camelthorn trees, Acacia erioloba, Dead Vlei, Sossusvlei, Namib-Naukluft National Park, Namibia

Frans Lanting e la sua missione
per salvare il mondo naturale

3 minuti di lettura

«Frans Lanting è un singolare e straordinario talento.
Ha la mente di uno scienziato, il cuore di un cacciatore e gli occhi di un poeta»
Thomas Kennedy, ex direttore della fotografia del National Geographic Magazine

Dead camelthorn trees, Acacia erioloba, Dead Vlei, Sossusvlei, Namib-Naukluft National Park, Namibia
Dead camelthorn trees, Acacia erioloba, Dead Vlei, Sossusvlei, Namib-Naukluft National Park, Namibia

È un’immagine ormai datata ma conserva sempre il suo fascino, la suggestione di un paesaggio surreale, con i suoi colori accesi e i suoi contrasti, così forti da sembrare un quadro anziché una fotografia. Ed invece l’immagine non è un dipinto. Rappresenta un luogo reale: Dead Vlei, nel deserto della Namibia. Gli alberi sono altrettanto reali: sono scheletri di quelli che una volta erano esemplari di acacia erioloba, che spiccano sullo sfondo rosso della duna di sabbia chiamata Big Daddy, alta quasi 400 metri.

La fotografia è di Frans Lanting, uno dei maestri di National Geographic, che ha realizzato il reportage Il sogno della Namibia nel 2011. Sulle pagine di Nat Geo, il fotografo naturalista olandese spiega come ha prodotto questa immagine:

«È stata scattata all’alba, quando la luce calda del sole mattutino illuminava un’enorme duna di sabbia rossa punteggiata di ciuffi d’erba biancastra e la pianura sottostante di argilla bianca era ancora in ombra. L’argilla sembra blu perché riflette il colore del cielo. Ho usato un filtro graduato a due stop per mitigare il contrasto tra l’ombra in primo piano e la parte illuminata sullo sfondo. Ho sfruttato il momento a mio avviso perfetto, cioè quando il sole è arrivato fino alla base della duna, appena prima che toccasse la pianura d’argilla. Ho utilizzato un teleobiettivo spinto e ho chiuso il diaframma al massimo per comprimere la prospettiva il più possibile».

Frans Lanting, che ha ricevuto molti riconoscimenti per il suo lavoro, è un fotoreporter della storia naturale, dedica la sua vita e la sua arte alla conservazione. La sua missione, per mezzo della fotografia, delle sue pubblicazioni e mostre, è quella di sostenere attivamente le organizzazioni ambientali attraverso iniziative locali e campagne globali.

Christine Eckstrom and Frans Lanting in wildlife observation bunker at water hole, Etosha National Park, Namibia
Christine Eckstrom and Frans Lanting in wildlife observation bunker at water hole, Etosha National Park, Namibia

Una retrospettiva del suo lavoro, Dialogues with Nature, è stata presentata al Nederlands Fotomuseum di Rotterdam, il più grande e importante museo dedicato alla fotografia nei Paesi Bassi, ed è visitabile fino al 4 settembre 2016. Una mostra che raccoglie diversi progetti dell’artista, che da oltre 40 anni documenta la natura e l’ambiente in ogni parte del mondo, dall’Amazzonia all’Antartide, cominciando da casa sua.

The Magic of Reality: Holland – anni ’70. Immagini poetiche che prendono ispirazione dal realismo pittorico e dagli haiku giapponesi, con al centro la natura all’interno del Parco Kralingse Bos di Rotterdam, così cangiante al susseguirsi delle stagioni.

Frost covered reeds, Kralingse Bos, Rotterdam, Netherlands
Frost covered reeds, Kralingse Bos, Rotterdam, Netherlands

A World Out of Time: Madagascar – anni ’80. Una delle prime commissioni per il National Geographic, Lanting realizza un lavoro importante di ricerca sia sull’ambiente naturale e la fauna, sia sulle tradizioni culturali, fornendo una visione inedita dell'”isola-continente”, promuovendo la conservazione della sua biodiversità come straordinario patrimonio universale.

Man with Elephant Bird Egg, Madagascar, 1985
Man with Elephant Bird Egg, Madagascar, 1985

Intimate Encounters: Eye to Eye – anni ’90. La fotografia naturalistica come ancora non si era vista: se nei lavori precedenti la fauna era immortalata nel proprio habitat, ora la visione è più intima, l’animale è estrapolato dal proprio contesto, in primo piano, un vero e proprio incontro ravvicinato, per catturare la vera essenza del soggetto.

Western tarsier, Tarsius bancanus, Sabah, Borneo
Western tarsier, Tarsius bancanus, Sabah, Borneo

A Journey Through Time: Life – anni 2000. Un progetto lungo 7 anni, realizzato con l’aiuto della moglie Christine Eckstrom, volto a interpretare in modo fotografico la vita sulla Terra, dal Big Bang ad oggi, con un approccio più scientifico che naturalistico. Protagonisti gli elementi: terra, aria, fuoco, acqua e spazio. Vulcani, cascate, geyser, fossili. E ancora la vita degli organismi più elementari, fino alle tartarughe giganti delle Galapagos, sulle tracce di Darwin e della teoria dell’evoluzione. Da questo progetto, sono derivate mostre, pubblicazioni e un video multimediale con musiche del compositore americano Philip Glass.

Geyser at dawn, Nevada
Geyser at dawn, Nevada

The Future of Life. Serie di immagini che mostrano lo stato della biodiversità globale, con fotografie più recenti che esplorano il nostro rapporto con il mondo naturale, le nuove scoperte, i delicati e fragili equilibri messi a rischio dalla presenza umana, ricordandoci una volta di più che il destino della vita sul nostro prezioso pianeta sia soltanto nelle nostre mani.

Frans Lanting and Christine Eckstrom at edge of volcano, Hawaii
Frans Lanting and Christine Eckstrom at edge of volcano, Hawaii

Il mondo naturale è una fonte inesauribile di meraviglie, di alcune non ne sospettiamo neppure l’esistenza. Frans Lanting ha la capacità di mostrarci questa straordinaria natura, le sue sfaccettature, i suoi scenari, i suoi strabilianti colori. Ce li mostra in splendidi scatti che resteranno impressi non solo nella nostra memoria, ma oltre, in quella della storia naturale. Perché non ce li espone in modo cronachistico. Basta guardare la foto del deserto della Namibia per leggerci dentro tutta la sua poesia.

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Lorena Nasi

Grafica pubblicitaria da 20 anni per un incidente di percorso, illustratrice autodidatta, malata di fotografia, infima microstocker, maniaca compulsiva della scrittura. Sta cercando ancora di capire quale cosa le riesca peggio. Ama la cultura e l'arte in tutte le sue forme e tenta continuamente di contagiare il prossimo con questa follia.

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