Nel 2009 la Commissione Internazionale di Stratigrafia ha istituito l’Anthropocene Working Group (AWG), un gruppo di ricerca il cui obiettivo è stabilire se abbiamo ormai abbandonato il periodo geologico dell’olocene, che ha avuto inizio circa 10.000 anni fa, per entrare in una nuova era geologica definita antropocene. Protagonista e motore di questo cambiamento è una pericolosa forza tellurica: l’uomo.
Una trilogia per fare il punto
La premessa da cui si parte è che sia oggi l’azione umana, più di ogni altro fattore, a modificare e alterare processi geologici mettendo a rischio l’esistenza stessa di specie ed ecosistemi.
Il documentario Antropocene – L’epoca umana (2018) dei registi Nicholas de Pencier, Jennifer Baichwal ed Edward Burtynsky descrive esattamente questo processo distruttivo.
Il film è l’ultimo di una serie di tre documentari diretta dai registi, composta da Manufactured Landscapes (2006) e Watermark – L’acqua è il bene più prezioso (2014) e si inserisce in un filone di documentari che cercano di immortalare e sensibilizzare il pubblico ai più grandi cambiamenti climatici e ambientali in corso – tra questi ricordiamo Una scomoda verità (2006), Cowspiracy (2014), Before the flood (2016), Kiss the ground (2020) Seaspiracy (2021).
Un nuovo lessico per nuove minacce
Il documentario Antropocene – L’epoca umana, tramite la sua divisione in capitoli, costruisce un minaccioso lessico che aiuta a descrivere e capire le modalità in cui l’azione d…