Il teatro arriva dai fruitori

Ovvero di come «EPIC: The Musical» e TikTok siano riusciti ad aprire nuovi orizzonti al teatro in un periodo buio come il lockdown.

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Durante questo ban di TikTok – durato meno di un down di Facebook e tutto Meta, in pratica – ci si è chiesti online “Cosa è uscito di buono da quella piattaforma?”. Tutti usiamo questa piattaforma per svago e ricordiamo e salviamo le cose migliori. TikTok può essere racchiuso in tanti video divertenti, meme, trend, l’ascesa del BookTok… ma, personalmente, noi amanti dei musical abbiamo una sola risposta: EPIC: The Musical

Ma cosa c’entra EPIC e TikTok con il teatro? Scopriamolo insieme.

Maybe one day he’ll follow me
And we’ll make a greater tomorrow, then they’ll see
I know he’ll change the world ‘cause he is a warrior of the mind

Una piccola rivoluzione da una fucina di idee

Se volessimo mai trovare un filo conduttore e ricercare l’origine primordiale di questo collegamento potremmo tornare ai tempi bui dell’inizio della pandemia e il primo lockdown su scala mondiale. Certo, ormai è facile pensare “ci sono state anche cose buone” mentre tutti impazzivano, chiusi in una stanza. Ma qualcosa in quelle stanze è successo.

Nel buio e nell’incertezza, nella chiusura dei teatri e nel magone che abbiamo provato quando il famoso candelabro di Phantom of the Opera è stato portato via dal suo teatro, una luce è apparsa sui social.

Una strana luce. Un concept album creato online, fatto da persone online, duetti su duetti, idee su idee, canzoni che venivano registrate online e cantate ovunque. Un’ondata di partecipazioni, un cast scelto tra i TikToker che ne prendevano parte in semplici video risposta, addirittura qualche disegno su come scenografarlo. Un concept album su… Ratatouille

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Certo, ora fa strano a pensarci, ma è stato un esperimento nuovo e sconvolgente che è arrivato a raccogliere tantissimi fondi per le associazioni di attori che avevano perso il lavoro durante la pandemia, aiutandoli a sostenersi. Un’idea che, a prima vista, può apparire strampalata ma che ha aperto il cammino a tanti. In fondo, qualcuno si è chiesto, perché non provare a pubblicare anche il mio concept album?

E così, Jorge Rivera-Herrans inizia il suo viaggio, un Ulisse moderno nel mare di TikTok: sta scrivendo un musical adattandolo all’Odissea. Perché, allora, non vivere insieme questa avventura?

EPIC: un viaggio emozionante

In origine dovesse essere diviso in due atti, racchiudendo entrambe le opere di Omero. Il primo atto era dedicato all’Iliade e solo il secondo dedicato all’Odissea. Jorge Riviera-Herrans, però, capisce che la mole di narrazione impiegata è troppo imponente e decide quindi di dividere. Dedica, alla fine, il progetto EPIC solo all’avventura di Odisseo e il suo ritorno a casa, all’amata Itaca. E alla sua amata Penelope. 

I will fall in love with you
Over and over again
I don’t care how, where, or when
No matter how long it’s been
You’re mine

Divide la storia in saghe, le quali formano quasi dei “livelli” che Odisseo deve superare per riuscire a tornare a casa da Penelope e finire il gioco. Fortemente influenzato da una struttura videoludica, EPIC diventa veramente un viaggio in cui tutti possiamo avventurarci. Ma soprattutto, ciò che si è creato attorno al musical di Jorge Riviera-Herrans è diventato parte di una storia a se stante. Si può essere saliti a bordo a subito, all’uscita della Troy Saga, oppure lungo le diverse pubblicazioni, o ancora essere arrivati solo ora, ma il viaggio verso Itaca racchiude sempre grandi emozioni, saga dopo saga.  Ovviamente durante questi, circa, due anni, con le diverse uscite, tutto è stato magico e partecipativo, ma non temete: EPIC vi aspetta sempre!

Un’opera enorme, pensata nel dettaglio, sia riguardo ai testi che riguardo alla musica, professionale e imponente. Nei diversi video che accompagnano gli album – e sull’account di Jorge Riviera-Herrans stesso – piovono spiegazioni su spiegazioni sulle scelte liriche e musicali. EPIC riesce a creare uno stuolo di fan appassionati a musica e cast, che seguono questi giovani artisti emergenti e ne fanno una famiglia.
Tutto questo è stato visibile soprattutto nell’ultima live, per la Ithaca Saga. Jorge Riviera-Herrans e il tutto cast si è ritrovato veramente a Itaca e insieme è stato possibile risentire tutto il musical, con annesse animazioni a schermo. 

Ma tornando alla domanda principale: il teatro?

Questo è più che altro un auspicio che ci facciamo. Abbiamo visto che negli anni questo tipo di progetti è riuscito ad andare oltre le mura dei teatri. Sono diventati progetti a se stanti, sia nella loro produzione che nella loro esecuzione. Creare una fanbase prima della messa in scena è un’opportunità senza pari che può aiutare a far partire il progetto verso lidi ben più importanti della piattaforma di TikTok.

Il segreto sta nel portare gli spettatori all’interno della costruzione dell’album, della vita di chi l’ha costruito e ne ha fatto parte per rafforzare il legame che si crea sul palco. EPIC non diventa quindi solo l’opera di Jorge Riviera-Herrans – anche, ovviamente – ma parte di tutti coloro che ne hanno seguito il processo. Un nuovo modo per affacciarsi al mondo dei musical e provare a farne parte come creatori, tanto che ha portato Jorge Riviera-Herrans ad essere seguito da personalità come Lin-Manuel Miranda, ormai diventato icona fondamentale e consolidata da anni del mondo dello spettacolo. 

Well it’s a little bit dangerous, my friend
You’ll need a mindset change for this
You cannot get away with playing safe for this
You wanna get home?
Put it all on the line
And put your whole brain in it

Ci si aspetta, quindi, ora che il viaggio online finisca, almeno per Odisseo. Che si arrivi ad un’altra spiaggia. I diritti detenuti da Jorge Riviera-Herrans potrebbero sfruttare in giochi e videogiochi – vista la passione per l’autore e lo sviluppo narrativo della storia – o film di animazione – già quasi del tutto completati grazie alle live – oppure chissà. Forse un musical come questo potrebbe essere difficile da scenografare a teatro, ma noi vogliamo sperarci. 

Un giorno, chissà quando, vorremmo sederci sulla poltrona, osservare le luci che si spengono e cominciare ad ascoltare: “alright, my brothers, listen closely…”

Il futuro che possiamo immaginare grazie a EPIC

Ma se l’arrivo a teatro è più difficile da decretare, possiamo magari ipotizzare cosa EPIC: The Musical ha portato nel mondo di oggi. Uno spettacolo del genere – che ha fatto un successo di tale grandezza – non può passare inosservato. Se riguardo al prossimo progetto di Jorge Riviera-Herrans ci sono delle ipotesi – fra cui il leak di una canzone nascosta nello Spotify Wrapped che narra di un dialogo con la dea Afrodite – possiamo invece per certo studiare un trend che sembra avere radici più sicure. 

Già in Italia – anche se non è molto chiaro con quali diritti d’autore specifici – si sta sviluppando su TikTok una versione tradotta del concept album con autori e cantanti italiani. Un nuovo modo di esportare e trasportare un prodotto oltreoceano e presentarlo ad un pubblico più variegato, magari di età anche leggermente inferiore che muove i suoi primi passi nella mitologia. 

Si sta anche pensando e lavorando a diversi nuovi concept album, eroici o meno, che vogliono cercare di rientrare in questo filone che EPIC ha cominciato. Si cerca di trovare pubblico per la propria creatura, accudendola e lasciando che anche il pubblico online decida di adottarla, così da farla crescere insieme. Un nuovo modo di promuovere un prodotto e un’opera, che rende partecipe il fruitore fino ad un certo limite. Che lo fa sentire parte integrante del progetto fin dalle prime fasi e non solo una volta concluso. 

Cosa accadrà alla produzione musical teatrale, ora che anche questa strada è stata aperta? Vedremo la luce di un secondo progetto di Jorge Riviera-Herrans? Vedremo nuovi spettacolari fenomeni di altri autori emergenti? Si spera di sì.

I see a song of past romance
I see the sacrifice of man
I see portrayals of betrayal
And a brother’s final stand
I see you on the brink of death
I see you draw your final breath
I see a man who gets to make it home alive
But it’s no longer you

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Greta Mezzalira

Classe 1995, laureata in Filologia Moderna. Innamorata del teatro fin dalla prima visione di "Sogno di una notte di mezza estate" durante una gita scolastica. Amante di musical e di letteratura.

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