Purga e purifica, snellisce, ispira, lenisce, esalta. Camminare suscita sensazioni diverse, risponde a differenti necessità ed è strumento valido per perseguire obiettivi vari. Le strade collegano punti di riferimento, buoni per l’anima o per il corpo. Portano a mete spiritualmente solide, che la fatica fortifica nell’immaginario. Su alcune vie gli arbusti si mischiano alla segnaletica, e si perdono le fila dei discorsi nell’infiammarsi della serendipità. Altre sono ben segnate, con strade battute e siti dedicati strutturati.
La Via Dinarica serpeggia tra i Balcani, e sguscia silente in sette diversi Paesi. In Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Kosovo, Albania e Macedonia si allungano le tracce del percorso di trekking più bello del mondo, a detta del National Geographic. Millenovecentotrenta chilometri per un gioco a incastro di sentieri di guerra e di transumanza, vecchie vie commerciali e strade nuove, in un balletto a quote diverse, tra vette, valli, fiumi e Canyon, quello del fiume Tara, il più profondo d’Europa.
Dinariche sono le Alpi, tagliate in lungo dal White Trail, la spina dorsale del cammino. La via congiunge tutte le punte più alte, i dislivelli segnano le gambe. Il sito trail.viadinarica.com illustra con minuzia i dettagli delle diverse tappe, racconta storie e riporta dati, segnala eventi e tratteggia itinerari, indica punti d’appoggio. I paesaggi dei Balcani ricalcano un Old Wild West remoto, che oltreoceano ha un sapore più intenso. Le avventure di Winnetou, giovane eroe uscito dalla penna di Karl May, restituiscono il sapore della bellezza selvaggia di questi luoghi, che può essere ed è stata cornice ideale per molte pellicole.
Il percorso ricalca le storie degli antichi Illiri, dei Romani, degli Slavi, degli Ottomani, dei Serbi, e intreccia e accoglie edifici di culto cattolici, musulmani e ortodossi, in una convivenza senza discriminazioni. Al religioso si accompagna il profano delle fortezze antiche e delle memorie di guerra, delle case dei pastori di ieri e di oggi. Piccole baie che gli sguardi di massa non erodono, il pizzicare dei profumi di rosmarino, basilico, timo, alloro tra le narici dilatate, il silenzio di una natura tanto eloquentemente presente: è un andare che scava, che forma, che cresce.
Fonte immagine di copertina: trail.viadinarica.com