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CoBrA: l’avanguardia europea
in mostra nella Capitale

3 minuti di lettura

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ROMA – Dal 4 dicembre 2015 al 3 aprile 2016 Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla presenta il movimento CoBrA (1948-1951), la prima grande avanguardia di respiro internazionale del secondo dopoguerra.

CoBrA. Una grande avanguardia europea (1948-1951) è il titolo della mostra, promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei con la DIE GALERIE di Francoforte. La rassegna offre una panoramica completa sulla produzione artistica del gruppo CoBrA – nato a Parigi nel 1948 per iniziativa degli artisti Asger Jorn, Karel Appel, Constant, Corneille e degli scrittori Christian Dotremont e Joseph Noiret –, a cui appartengono i protagonisti più rivoluzionari e innovativi della scena artistica europea nella vasta e articolata area delle tendenze sperimentali nella pittura e nella scultura. La suggestiva denominazione CoBrA, inventata da Dotremont, è un acronimo geografico – formato dalle lettere iniziali delle capitali dei paesi di provenienza degli artisti, Copenaghen, Bruxelles, Amsterdam –, e culturale, unendo in un unico segno tre città che «trasudarono» di modernità postbellica. Che poi l’acronimo coincidesse con il nome di un rettile, da cui fu anche rappresentato, diede espressività iconica all’atteggiamento aggressivo e per molti aspetti rivoluzionario del gruppo.

«A distanza di quasi sette decadi dall’evento parigino che segnò, al Caffè dell’Hotel de Notre Dame di Parigi, la nascita del gruppo CoBrA – afferma il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, Presidente della Fondazione Roma – il museo di Palazzo Cipolla rende omaggio alla sua arte dirompente, fondata sulla spontaneità irrazionale e sulla sperimentazione libera, con una rassegna composta da un corpus straordinario di opere dei suoi esponenti più illustri. La mostra – prosegue Emanuele – va ad arricchire il filone delle esposizioni dedicate negli anni all’arte contemporanea, da Max Ernst a Malevič, da Edward Hopper agli Irripetibili anni ’60, e rinnova l’impegno della Fondazione Roma per l’arte, a cui parafrasando Jorn, possiamo sempre chiedere una risposta per la vita. L’arte non esiste infatti solo per il piacere della bellezza, ma è una necessità per la vita e per la società, per la crescita degli individui».

La mostra, a cura di Damiano Femfert e Francesco Poli, si compone di un’ampia e accurata raccolta di dipinti, sculture, lavori su carta, pubblicazioni, documenti e foto, testimoniando l’attività dei maggiori esponenti del movimento, tra cui Jorn, Pedersen, Dotremont, Appel, Lucebert, Corneille, Alechinsky, Götz, Constant. Centocinquanta sono le opere in mostra – sintesi perfetta della libertà, dell’audacia,della forza, della potenza del colore e della spontaneità della forma artistica che caratterizzano la produzione del movimento CoBrA – tra cui i capolavori Begging Children (1948) di Karel Appel, nato dal suo viaggio nelle zone più devastate dalla seconda guerra mondiale, durante il quale fu colpito dalla vista di bambini magrissimi e affamati; Eine Cobra-Gruppe (1964) di Asger Jorn, opera mai esposta in Italia, che riprende il ricorrente tema animale del movimento; Habitants du Désert (1951-1952) di Corneille, ispirato all’arte primitiva e punto di passaggio alla fase post-CoBrA; Ondes extrêmes(1974-1979) di Pierre Alechinsky e Christian Dotremont, bellissimo esempio di collaborazione tra i due artisti.

Le opere provengono dai principali musei europei e collezioni (35 sono i prestatori) che custodiscono i capolavori del gruppo, tra cui Stedelijk Museum di Amsterdam; CoBrA Museum di Amstelveen; Centre Pompidou di Parigi; Peggy Guggenheim Collection di Venezia; Statens Museum for Kunst di Copenaghen; GAM-Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino; Kunstmuseum di Ravensburg; Stedelijk Museum di Schiedam, oltre alla DIE GALERIE di Francoforte, storica galleria del gruppo e alla collezione privata e archivio di Pierre Alechinsky, ultimo esponente vivente del movimento insieme a Karl Otto Götz. Attraverso una approfondita analisi storico-critica, la mostra mette in evidenza la straordinaria vocazione europea transnazionale del movimento che, pur vivendo una fase organizzata di pochi anni – dal 1948 al 1951 – fu capace di sprigionare e irradiare per decenni una straordinaria energia creativa che rivoluzionò l’arte nella sostanza e nella forma. Gli anni brevi di CoBrA furono infatti per i membri del gruppo, spesso molto giovani, l’esplosivo punto d’inizio da cui si svilupparono importanti percorsi personali, che la mostra si propone di indagare. La rassegna permette di scoprire e comprendere i parallelismi tra le opere del gruppo, che perseguì una poetica incentrata sul ritrovo della spontaneità e della virulenza insite nell’atto artistico, sul «fare» attraverso la libertà del colore e della forma e il rifiuto di qualsiasi accademismo, e quelle delle principali correnti europee, contribuendo allo sviluppo di una cultura libertaria capace di superare le barriere nazionalistiche e di esercitare una forte influenza sull’arte contemporanea. Lo spirito rivoluzionario che guidò il movimento è racchiuso nel grido ermetico di Constant «After us freedom».

In occasione della mostra la Fondazione Roma-Arte-Musei organizza all’interno dello spazio espositivo attività didattiche a tema rivolte ai bambini della scuola materna ed elementare, ai ragazzi della scuola media e superiore e alle famiglie. Le attività si compongono di un primo incontro con le opere in mostra, attraverso apposite visite guidate pensate per le diverse fasce di età, per proseguire con i laboratori, costruiti sulla creazione immaginifica, plastica e coloristica, sulla libertà del colore e della forma tipica dell’arte dei bambini, a cui i CoBrA rivolsero la propria attenzione e da cui si lasciaro

no ispirare. Numerosi saranno anche gli appuntamenti per il pubblico adulto, con l’offerta di un ciclo di conferenze di approfondimento tenute da esperti dell’arte CoBrA.

Accompagna la mostra un catalogo bilingue (italiano-inglese) edito da Skira, con scritti di Enrico Crispolti, Hilde De Bruijn, Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Damiano Femfert, Peter Femfert, Rissa Götz, Jean-Clarence Lambert, Francesco Poli. Vettore ufficiale della mostra è Trenitalia.

G.A.

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Redazione

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