Diego Fusaro – colui il quale, a detta di molti, sarebbe la nuova star della filosofia nostrana – non è certo nuovo a uscite quanto meno problematiche, se non addirittura etichettabili come vere e proprie cazzate (si passi il francesismo…). Sotto quest’ultima categoria – le cazzate – va a finire a buon diritto un breve status scritto su Facebook, prima sulla sua pagina pubblica e poi rilanciato anche dal suo profilo privato.
Scrive infatti il giovane e bel filosofo:
La domanda sorge allora spontanea: caro Fusaro, dove hai studiato?
Rispondere a questa domanda, per la verità, non è difficile: basta consultare la sua pagina di Wikipedia, dove leggiamo che so è laureato all’Università degli Studi di Torino e ha poi conseguito il PhD all’Università Vita-Salute di Milano (sì, proprio quella del San Raffaele), dove tuttora lavora come ricercatore a tempo determinato.
Fusaro sostiene quindi che nelle Università italiane si studino solo filosofi riconducibili al pensiero liberale. Eppure, proprio all’Università di Torino, il corso di Filosofia della Storia – che Fusaro dovrebbe ben conoscere, essendosi laureato in quella disciplina, è incentrato sull’eredità del pensiero di Karl Marx nel Novecento. Il corso di Filosofia Politica è dedicato invece a quel gran liberale che fu Thomas Hobbes, mentre quello di Filosofia Teoretica, fra i tanti autori di cui si occupa, parla anche di uno dei pilastri del pensiero liberale: Friedrich Nietzsche. Dobbiamo andare avanti? Ma forse è solo un caso e Torino è un’isola felice.
Andiamo allora a vedere cosa si studia all’Università degli Studi di Milano (la Statale). In fondo Torino è sempre stata una città di proletari, mentre è noto che la grande borghesia capitalista è essenzialmente milanese… invece no. Ad Antropologia Filosofica, infatti, si studiano Marx, Stiglitz e Piketty. Nei corsi di Ermeneutica Filosofica si studiano, anche qui, liberali della prima ora, quali Nietzsche, Foucault e Deleuze, mentre il corso di Filosofia Morale è intitolato “La morale del socialismo”. Dobbiamo andare avanti ancora?
Tuttavia, però, si potrebbe pensare che il buon Fusaro in fondo abbia ragione: dove sono Gentile, Heidegger e Gramsci? Senza fare una disamina corso per corso di tutti i dipartimenti di Filosofia italiana, basta consultare qualsiasi elenco degli insegnamenti per scoprire che questi tre autori, in misura più o meno maggiore, sono ben presenti. Heidegger è pressoché ovunque, in tanti parlano anche di Gramsci, un po’ meno parlano di Gentile. Ma se Gentile è così poco studiato, è – come dice Fusaro – perché fascista, o forse perché storicista (e praticamente quasi nessuno al mondo oggi è ancora storicista)?
Insomma, alle Università italiane si possono rimproverare tante cose, anche a quelle oasi relativamente felici che sono i dipartimenti di Filosofia. Però dire che vige il pensiero unico in quanto si studiano solo filosofi liberali, ecco, questo, caro Fusaro, è proprio una cazzata colossale.
Bisognerebbe vedere però cosa si studia nell’Università fondata da don Verzè, dove il buon Fusaro lavora…