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Captain Spirit: la storia di un piccolo supereroe

2 minuti di lettura

Il team di Dontnod ha deciso, il 26 giugno, di rilasciare gratuitamente una piccola demo che racchiude dentro di sé un grande lavoro: Le Fantastiche avventure di Captain Spirit. Questo titolo è un’anticipazione di ciò che vedremo all’interno del gioco completo, che verrà rilasciato a settembre sotto il nome di Life is Strange 2, e si pone come obiettivo quello di far fidelizzare i nuovi personaggi con i propri fan e, al tempo stesso, far conoscere il proprio lavoro ai neofiti.

La forza dell’immaginazione

L’elemento portante di tutta questa breve avventura è, senz’ombra di dubbio, l’immaginazione e l’importanza che essa ricopre nell’età pre-adolescenziale. Lo stesso Sartre affermava che essa ha un potere “irrealizzante” nei confronti delle cose, tale che attraverso essa si realizza la capacità della coscienza di andare oltre la materialità e quindi di esprimere la propria libertà. La storia, infatti, ruota intorno Chris Eriksen,  un ragazzino di circa 10 anni che insieme al padre, Charles Eriksen, cerca di affrontare la recente perdita della madre che, durante la sessione di gioco, si scoprirà essere stata una studentessa talentuosa dell’Accademia Blackwell e giovane artista. È proprio attorno a questa cornice che la definizione proposta da Sartre prende forma poiché il piccolo protagonista attraverso il suo alter-ego supereroistico, Captain Spirit, cerca tramite il gioco non solo di evadere dalla sua realtà infelice ma, al tempo stesso, cercare di porvi rimedio.

Sulla base di questi presupposti, è interessante un aspetto: il “potere” di Chris che, all’interno del gioco, viene riassunto con il controllo e la sottomissione della materia al proprio volere. Secondo Sigmund Freud, la fantasia era il modo per esprimere bisogni insoddisfatti che altrimenti non potrebbero emergere. Per il padre della psicanalisi l’uomo tende al piacere, ma la realtà lo costringe a rinunciarvi: così la fantasia consente di accedere a mondi in cui ogni desiderio  può essere soddisfatto, evadendo dai limiti del quotidiano.

I sogni a occhi aperti ci consolano per ciò che non siamo o non abbiamo, mitigano le nostre ansie, ci consentono di annullare, almeno nella mente, gli errori del passato. In un certo senso il protagonista fa proprio questo: usa il suo alter-ego per combattere in maniera “fantasiosa” i grandi problemi derivanti dalla perdita della madre, come la crisi depressiva del padre che è sempre più incline all’alcolismo ed attacchi d’ira incontrollati. Esemplare è la parte di gameplay dedicata alla caldaia che, nel tentativo di riaccenderla per aiutare nelle faccende domestiche, si inventa di essere attaccato da un mostro spaventoso che, prontamente, sconfigge con i suoi poteri. Un altro esempio che enfatizza la volontà del protagonista di voler rimediare è il tentativo di “polverizzare” la bottiglia di whisky del padre subendo, tuttavia, il rimprovero di quest’ultimo.

Le fantastiche avventure di Captain Spirit è un’avventura grafica che coinvolgerà tutti coloro che hanno giocato al primo Life is Strange e anche i nuovi giocatori che si approcceranno per la prima volta al franchise, sopratutto per i temi trattati al suo interno. 

Niccolò Manai

Sono un ragazzo di 27 anni, curioso e voglioso di imbarcarmi sempre in nuove avventure. Sono laureato in Filosofia e in Sociologia. Ho una passione irrefrenabile per i videogiochi, fumetti e, ahimè, per la cioccolata.

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