Allarme borghi, nel Paese degli abbandoni. Tutela vuole che l’Italia si prenda cura del suo patrimonio culturale, che spesso spunta vecchio e fiero tra le vie dei centri storici. Non tutto però può essere salvaguardato, e spesso dal Medioevo si trascinano cubetti di antiche case. Se non sono convertite in agriturismi o resort, la vendita può salvarle dalla dismissione e dall’inesorabile degrado. Vanno dall’Umbria alla Toscana, fino alla Campania, dai 200mila ai 6 milioni di euro, ma il prezzo spesso è accessibile solo per vie private. Il 2 novembre 2017 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la cosiddetta legge salva-borghi n.158 del 6 ottobre 2017. Cento milioni di euro fino al 2023 e interventi sul territorio, le strade e le scuole. Le risorse del fondo possono essere investite nell’acquisto di case cantoniere e stazioni ferroviarie abbandonate, per farne strutture riqualificate per il turismo o la vendita di prodotti locali.
Nell’attesa dell’acquisto si fa fruttare il tempo: Immobiliare.it ha sfogliato i suoi annunci trovandone di appetitosi sui borghi attualmente in vendita. L’investimento si ripaga con lo sfruttamento per fini turistici, o semplicemente con la possibilità di godere uno spazio largo, personale, intriso di storia e saturo di emozione. Una geografia dell’abbandono ancora da mappare, e un gettito potenziale nelle casse dello Stato da recuperare. Oltre che pezzi di storia di cui c’è ancora da scrivere.
Ettari, camere, bagni, grotte e sale da biliardo
È nei pressi di Rocca d’Evandro, in provincia di Caserta, che si trova il borgo più economico: solo 230mila euro per un complesso di cinque appartamenti, di cui alcuni abitati, stalle, cantine e un terreno di 20mila metri quadrati. Di epoca quattrocentesca e di maggiore valore sono invece le casette di un borgo nei pressi di Monteleone d’Orvieto, in provincia di Terni. La chiesetta è del Settecento e il tutto è a poca distanza dal castello di Fabbro. Soffitti a cassettone, una grotta e una sala da biliardo impreziosiscono il quadro. Tre strutture già attrezzate per la ricezione turistica sono a disposizione per 2 milioni poco lontano da San Gimignano. Al Duecento risale un borgo di varie unità ristrutturate, a San Casciano Val di Pesa, nel paesaggio collinare fiorentino.
Lievitano i prezzi per i complessi in parte o in toto ristrutturati. Nell’Umbria dell’arte e della storia è stata messa mano a due complessi con vista. Su Assisi si affacciano 7,9 ettari di terra, con 16 camere e 18 bagni, chiesetta e piscina. Restaurato con ottimi materiali nuovi e di recupero dalla struttura precedente. Vale 2,9 milioni di euro, contro i 2,2 del castello panoramico in faccia a Todi. Cinque camere, cinque bagni e quattro grossi annessi agricoli.
I milioni diventano cinque per il borgo con azienda vinicola nelle terre senesi: 23 camere, 22 bagni e piscina. Sedici dei quaranta ettari sono di vigneti, a cui si aggiungono un uliveto di 800 piante e 13 ettari di terreno seminativo. A Pieve Santo Stefano si vende una torre medievale con al seguito piccolo borgo storico, per un totale di sei camere e cinque bagni a 315mila euro.
In alcuni tra i borghi più belli d’Italia le case rischiano di costare molto poco. A Monte San Giovanni Campano, secondo l’analisi realizzata da Tecnocasa in esclusiva per il Sole24ore, le quotazioni si aggirano intorno ai 400 euro al metro quadro per la tipologia “medio usato” e ai 750 euro al metro quadro per quella “signorile nuovo”.
Immagine in evidenza: Borgo Toscano. Fonte: www.casait.it