BOLOGNA – David Bowie non è atterrato solo nella musica. Come un alieno, ha visitato una galassia dopo l’altra, moda, cinema, arte, scrittura, riuscendo ad assumere sempre nuove forme, spiazzanti e bellissime. Ora sarà possibile ripercorre i suoi viaggi. Al Museo d’Arte Moderna di Bologna (MAMbo), in autunno, arriva “David Bowie Is“.
Non si tratta di una semplice esposizione. La mostra-evento, infatti, sta girando il mondo: tutto è iniziato al Victoria & Albert Museum di Londra nel 2013, poi Canada, Brasile, Francia, Australia e infine Olanda; come un concerto – per questa volta, però, senza artista – che attira ogni paese del mondo, che fa man bassa di visitatori a occhi aperti. Il costo è notevole, si attesta sui trecentocinquantamila euro esclusi i costi di trasporto e montaggio, ma a Bologna hanno fatto di tutto per aggiudicarsi la prestigiosa David Bowie Is. Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Bologna Musei, si è battuto per molto tempo – naturalmente ancor prima della morte del Duca bianco – riuscendo così a superare l’altra concorrente italiana, Milano.
Trecento, fra oggetti e installazioni, saranno i protagonisti dell’esposizione al MAMbo: un tesoro che conta gioielli dei più disparati tipi, da video a vestiti originali, da spartiti a disegni, passando per grandiose ricostruzioni di set – e non mancheranno tantissime foto e riproduzioni sonore. David Bowie chiama Bologna.
A.P.
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