Si è da poco conclusa la 19a edizione di ArtVerona, la fiera d’arte che forse più di tutte le altre porta in scena il panorama artistico contemporaneo delle gallerie italiane. La fiera si è tenuta dall’11 al 13 ottobre nei padiglioni 11 e 12 di Veronafiere e ha visto, per il quinto anno consecutivo, la direzione di Stefano Raimondi, con la vicedirezione artistica di Elena Forin.
La struttura e le sezioni di ArtVerona
Per l’edizione 2024, ArtVerona ha visto la presenza di 135 gallerie e 25 espositori tra artist-run space, spazi istituzionali ed editorie, oltre che il coinvolgimento in vari format di curatori nazionali e internazionali, 10.000 collezionisti e operatori del settore. La 19a edizione della fiera veronese ha registrato un’ottima partecipazione di pubblico, composto da curiosi, appassionati ma anche e soprattutto esperti e collezionisti d’arte moderna e contemporanea.
Cuore della manifestazione è stata, come sempre, la Main Section costituita da un’importante e oculata presenza di gallerie d’arte moderna e contemporanea, con proposte che viaggiano nel tempo e nello spazio. Alla sezione principale si sono aggiunte due altre sezioni: Innova, curata da Hannah Eckstein, che, come suggerisce il nome, si è focalizzata sulle gallerie emergenti particolarmente attente alla sperimentazione e alla ricerca; e Curated by, curata da Giacinto di Pietrantonio, rivolta alle giovani gallerie messe in dialogo e collaborazione con un curatore indipendente chiamato a realizzare il progetto dello stand in chiave curatoriale.
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Come sottolinea il suo direttore artistico Stefano Raimondi, ArtVerona è
una fiera inclusiva che ha tante anime, in cui ognuno può cercare le opere e i progetti secondo la propria indole. Per noi è prioritario coinvolgere tutte le maglie del sistema dell’arte, non solo il mercato. Perché il mercato cresce e si sviluppa solo se posto in dialogo con i progetti culturali. A tal fine ci impegniamo ad offrire visibilità alle realtà disseminate nel territorio, per mostrare il lavoro radicale che compiono quotidianamente.
Una mission che si rispecchia certamente nell’eterogeneità delle proposte sia a livello artistico e galleristico che di eventi e iniziative parallele e complementari alla fiera stessa.
Tra vecchie e nuove collaborazioni
Anche quest’anno, l’obiettivo della manifestazione è stato mantenere alto il livello qualitativo delle gallerie espositrici e dei progetti collaterali che contribuiscono sempre di più a rafforzare e allargare l’alleanza con imprese, istituzioni e realtà culturali e produttive del territorio.
Esempio di ciò sono due partnership oramai consolidate: quella con i Musei Civici di Verona, in particolare con la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, con la quale ArtVerona ha organizzato quest’anno un’ampia mostra dedicata a Mario Merz; e quella con Aquafil S.p.A., azienda produttrice di fibre sintetiche derivate da materiali di riciclo, e OBJECT CARPET GmbH, coinvolte nel progetto Red Carpet.
Quest’ultimo ha visto per l’edizione 2024 la firma dell’artista Ugo Rondinone con l’opera the rainbow brick road, un tappeto di 400mq dedicato ai diritti LGBTQIA+ in Italia che ha accolto i visitatori della fiera. Dopo gli artisti Paola Pivi (2021), Stefano Arienti (2022) e Peter Halley (2023), è un altro grande nome internazionale a realizzare quella che è probabilmente l’installazione più iconica dell’evento, realizzata appositamente e fruibile solo nei tre giorni della manifestazione.
Anche nell’ambito dei Premi, sono molte le realtà coinvolte. Per questa edizione, in particolare, sono state 16 quelle che hanno partecipato, a partire dallo storico fondo di acquisizione di Veronafiere A Disposizione, che ad oggi conta 25 opere in collezione.
Quest’anno si sono riconfermate Tomorrows UniCredit residency and production award, sostenuto da UniCredi, ideato, organizzato e promosso da Urbs Picta in collaborazione con Fondazione Cariverona, Veronafiere S.p.A.-ArtVerona, Contemporanea-Università di Verona, finalizzato al sostegno della ricerca artistica che affronta le sfide e i cambiamenti del nostro tempo; oltre ai premi A Collection, Massimiliano Galliani per il Disegno Under40, il Sustainable Art Prize, il Premio ArteMuseo, Icona e molti altri.
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