L’amore che Orfeo ha per Euridice è popolarmente riconosciuto come uno dei più ideali. La lunga fatica a cui il poeta si sottopone è la più struggente delle dedizioni, perché – come si vedrà – non porterà a un lieto fine.
Il mito di Orfeo ed Euridice
Orfeo fu il più famoso poeta mai esistito. Allievo delle Muse, si imbarcò anche con gli Argonauti in qualità di incantatore che con la sua lira permetteva al gruppo di superare le difficoltà lungo il percorso. Orfeo sposò Euridice quando ritornò da questi viaggi e si stabilì in Tracia presso i Ciconi.
Un giorno Euridice mentre era vicino a Tempe incontrò Aristeo che tentò di farle violenza. Durante la fuga la donna inciampò in un serpente che la morse, uccidendola. Orfeo discese nell’Ade con la richiesta di riportarla in vita, in superficie. Il poeta incantò tutto l’Oltretomba tanto da addolcire anche il cuore di Ade – il latino Plutone – che concesse di lasciar andare Euridice, ad una condizione: che l’uomo non si voltasse mai finché la moglie non fosse giunta alla luce del sole. I due amanti risalirono la strada per l’Ade ma sulla soglia, non si sa se per insicurezza o se per un accecamento istantaneo, Orfeo si volse ed Euridice sparì per sempre.1
La fama
Come già accennato, il mito di Orfeo ha goduto di grandissima fama attraverso i secoli. La ragione di tale costante rappresentazione e rilettura potrebbe essere l’essenza stessa della vicenda: l’arte che sfida la morte in qualità di araldo dell’amore.
Ovidio raccontò il mito nelle sue Metamorfosi, Virgilio nelle Ge…