Herbert List (1903-1975) è uno dei più proficui ed influenti fotografi del Novecento. Nasce in Germania, ad Amburgo, dimostrando sin da fanciullo un’ intensa attitudine per gli studi umanistici. Frequenta il ginnasio e studia storia della letteratura presso l’Università di Heidelberg sino al 1923. Ben presto la fotografia prende il sopravvento su ogni altro interesse; per tale ragione si trasferisce a Parigi dove inaugura la sua prima mostra presso la Galerie du Chasseur d’Images, nel 1936. Ma è a Londra che inizia a muovere i primi passi nel mondo della fotografia e a lavorare per importanti riviste di moda quali Vogue, Harper’s e Bazaar Life.
Fondamentale nella sua carriera è l’incontro con il fotografo di moda russo George Hoyningen-Heune (1900-1968). Con lui infatti intraprende viaggi significativi in Grecia e in Italia, terre che diventeranno ambientazione prediletta della sua espressione artistica. Licht Über Hellas, “Luce sulla Grecia”, è il primo volume di raccolta delle fotografie greche e mette insieme le opere dal 1937 al 1941.
Il richiamo a George Hoyningen-Heune si mostra in maniera molto evidente, in alcune pose delle fotografie scattate durante il soggiorno in Italia. La celebrazione del nudo maschile, ritratto plasticamente, nella sua austera rigidità è ispirato ad alcune delle inquadrature utilizzate dal fotografo russo.
Herbert List trova nell’Europa meridionale il locus ideale per coniugare spazi e soggetti in un legame interdipendente, che si manifesta con schiettezza – e allo stesso tempo grande delicatezza – in chi osserva. Paesaggio e corpi sono fusi in un tutt’uno, mescolati dal uso del bianco e del nero, a lui particolarmente congeniali. Le istantanee ritraggono una realtà prevalentemente quotidiana per mezzo di uno stile che è semplice e diretto, ma estremamente curato. Le luci naturali, inoltre, mai troppo artefatte, contribuiscono a creare una sensazione di confidenza, come di una inattesa familiarità.
Il richiamo ad una classicità di stampo greco ritorna in ogni scatto esaltato dalla compostezza dei corpi e della grazia, talvolta appena accennata, dei movimenti. Nello specifico, il nudo maschile mette in risalto la perfezione dei muscoli e le armonie delle figure. Statiche o in movimento che siano, esse appaiono perfettamente proporzionate. L’esaltazione della bellezza classica è così ben riuscita in Herbert List che la sua influenza è ravvisabile anche in fotografi di moda più recenti, come Herbert Ritts Jr. (1952-2002), anch’egli dedito alla rappresentazione del corpo su ispirazione della Grecia Classica.
Artista poliedrico, Herbert List, si confronta nel corso della sua carriera con generi fotografici molto diversi tra loro: egli da infatti spazio all’architettura, così come alle nature morte, senza tralasciare uno sguardo documentaristico. Ciò che fa da collante è la scelta di mantenere una veste di continua ricerca, di tensione nella rappresentazione dell’attimo fuggente, di passaggio, rendendo ciascuno scatto incredibilmente vivido. Ogni soggetto è, in questo modo, attentamente studiato per enfatizzarne al massimo la bellezza.
«Cogliere nell’immagine la magia dell’apparizione» infatti, è forse il fulcro della sua ricerca estetica e, poiché «l’oggetto non è oggettivo. Sarebbe altrimenti inutilizzabile come mezzo artistico» ogni sua opera si mostra come uno sforzo estremo di rappresentare il momento.