Scrivere di Sally Rooney è la cosa più difficile che ci sia: da dove cominciare? Dalle presentazioni, ovvio.
La scrittrice irlandese viene spesso definita come “la voce dei Millennial”; in un articolo del Post si parla di lei come della “Jane Austen dei Millennial” o della “Salinger della Snapchat generation”. Per quanto riguarda quest’ultima definizione, conoscendo meglio l’autrice e leggendo qualche intervista, sembra poco veritiera. Stiamo parlando di una scrittrice molto lontana dalle logiche social. Dietro la prima, invece, c’è tanta verità: Rooney, classe 1991, piace molto ai lettori suoi coetanei perché racconta la contemporaneità. Scrive di come pensano, agiscono, si contraddicono, nello studio come nel […]
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