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A Monza sono iniziati i lavori di restauro alla Cappella Espiatoria

A Monza cominciano i lavori della Cappella Espiatoria e dell'esedra, voluta dal re Vittorio Emanuele III in memoria del regicidio del padre.

3 minuti di lettura

Sono iniziati i lavori di restauro della Cappella Espiatoria e della sua esedra a Monza, che non aveva ricevuto più interventi dagli anni Ottanta.

Era il 29 luglio 1900 quando Umberto I venne assassinato da Gaetano Bresci. Sul luogo del regicidio, a Monza, Vittorio Emanuele III incaricò l’architetto Giuseppe Sacconi di costruire un monumento visibile da lontano. Tuttavia, l’architetto, già autore della Tomba di Umberto I al Pantheon, morì prima di poter concludere il progetto. I lavori dunque passarono all’architetti Guido Cirilli, il quale apportò alcune modifiche all’opera originale.

Un monumento che ha segnato la storia

La Cappella Espiatoria di Monza rappresenta un monumento importante per la storia del Novecento ed è anche un magnifico esempio di architettura italiana del primo Novecento.

Il monumento sorge all’interno di un meraviglioso parco delimitato in fondo da un’esedra decorata con mosaici in ciottoli bicromi. La cripta sottostante a croce greca è ricca di mosaici raffiguranti il cielo stellato e gli stemmi dei Savoia e marmi. Sono ancora visibili le corone inviate da ogni parte del mondo in onore al re defunto. Al centro della cripta si trova un cippo marmoreo che segna il punto esatto della morte del sovrano.

La cappella è decorata con mosaici di ispirazione bizantina, raffiguranti angeli, busti di santi e beati della dinastia dei Savoia, mentre il pavimento è realizzato con marmi colorati antichi. Sopra la cappella si innalza una monumentale stele in pietra d’Oggiono alta 35 metri. Lo scultore Ludovico Pogliaghi ha realizzato una Pietà in bronzo collocata nella parte bassa, mentre in cima vi è un cuscino bronzeo sul quale poggiano alcuni oggetti simbolici legati alla Casa reale: uno scettro, il Collare dell’Annunziata e la corona dei Savoia.

L’inizio dei lavori della Cappella Espiatoria

Con la caduta dei Savoia, la Cappella Espiatoria di Monza non ha più ricevuto cure e attenzioni e gli ultimi interventi importanti risalgono agli anni Ottanta. Sono state le fragilità strutturali del monumento ad imporre una nuova revisione complessiva.

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Solo nel 2015 si è giunti ad una svolta. L’odierna Direzione regionale Musei della Lombardia del Ministero alla Cultura ha preso in carico il museo. Il Direttore Regionale, Emanuela Daffra, spiega che lavorare al monumento vuol dire innanzitutto salvaguardare l’opera e migliorarne la fruizione per il pubblico.

I primi interventi

Attualmente i lavori si concentrano sul restauro dei mosaici e sulle decorazioni esterne, inoltre, è in allestimento un cantiere per concludere l’area nord del sito. Continua Draffa:

Gli interventi di “pronto soccorso” hanno coinvolto la cancellata di ingresso e l’Esedra, mentre un cantiere studio dal 2018 ha posto sotto la lente di ingrandimento il paramento murario esterno in pietra di Oggiono, da sempre una delle fragilità maggiori dell’edificio. Contestualmente si è affrontato il nodo cruciale dell’accessibilità e dell’abbattimento- per quanto possibile – delle barriere architettoniche, con la realizzazione di servizi per i visitatori, di corrimano per le scalinate che portano alla cripta e al giardino, dove una rampa accompagna il visitatore all’interno dell’area verde.

L’ex direttrice del museo, Barbara Galli, aveva posto particolare attenzione al parco-giardino, soprattutto riguardo l’allestimento di arredi, percorsi e essenze vegetali. Per sottolineare l’impegno riguardo gli obiettivi dell’agenda 2030 dell’Onu, per la campagna contro la violenza sulle donne, il progetto ha compreso l’inserimento di una seduta rossa.

cappella espiatoria

«Oggi, grazie anche alla piena collaborazione del Comune di Monza e di associazioni presenti sul territorio– conclude la direttrice Draffa – possiamo affermare che l’intero Complesso Monumentale della Cappella Espiatoria è monitorato, che era l’aspetto che più ci premeva e, azione altrettanto importante, è stato reso accessibile e più aperto alla cittadinanza, riconosciuto come partner di iniziative variegate.»

Cappella Espiatoria. Uno sguardo al futuro

Le relazioni con le attività commerciali presenti sul territorio hanno favorito la radicazione del complesso museale sul territorio. Ciò si vede dall’aumento delle presenze dai 1.025 ingressi del 2015 ai 12.137 del 2019.

Stando alle ultime dichiarazioni della direttrice, i lavori continueranno prevedendo il restauro del cancello, del complesso musivo interno alla Cappella e delle corone. L’intento è di inserire il parco in un progetto educativo più ampio.

Anche il Sindaco di Monza, Dario Allevi, ha mostrato interesse riguardo il monumento:

La Cappella Espiatoria è un monumento che deve diventare centrale nei percorsi turistici della città. È un luogo che racconta una parte importante della nostra storia, una testimonianza che abbiamo il dovere di far conoscere ai turisti e agli stessi monzesi, soprattutto ai più giovani. L’obiettivo è costruire un «sistema» attorno alla Cappella Espiatoria formato da enti e associazioni in grado di rafforzare il legame tra il museo e il territorio e aumentarne, in questo modo, il suo appeal. Per questo condividiamo con entusiasmo il progetto di restauro promosso e sviluppato dalla Direzione Regionale Musei Lombardia. Oggi, per sostenere la cultura e sviluppare il turismo, è fondamentale fare rete.

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Ilenia Scollo

Classe 1996. Siciliana trapiantata a Roma, mi sono innamorata dei libri e delle storie narrate da bambina. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, ho intrapreso il mio viaggio all'interno del mondo dell'editoria.

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