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Basilica di San Benedetto

Basilica di San Benedetto, Norcia: affidati i lavori per la ricostruzione

A cinque anni dal sisma dell'autunno 2016, cominciano finalmente i lavori di ricostruzione della Basilica di San Benedetto a Norcia.

2 minuti di lettura

Dopo il disastroso sisma del 24 agosto 2016, si è finalmente raggiunto un accordo per l’affidamento dei lavori di ricostruzione della Basilica di San Benedetto di Norcia. La procedura per l’affidamento dei lavori si è conclusa il 25 novembre scorso e ha assegnato l’incarico alla Costruzioni Barozzi S.p.a.

La Basilica fa parte di un primo lotto di lavori (Lavori di Recupero della Basilica di San Benedetto a Norcia – opere gruppo A – LOTTO 1), per i quali sono stati stanziati € 3.409.206,99 di cui:

  • 2.755.249,52 euro per le opere edili;
  • 653.957,47 euro per le opere impiantistiche e gli oneri di sicurezza.

La Costruzioni Barozzi S.p.a ha l’incarico di portare a termine i lavori in 810 giorni, con la possibilità di ricevere un bonus economico nel caso in cui il progetto venga portato a termine prima della data di scadenza.

Basilica di San Benedetto di Norcia: un progetto lungo cinque anni

Dal sisma ci sono voluti cinque anni e tre tentativi, prima di riuscire a ricavare i fondi necessari per una ricostruzione definitiva della Basilica. Il progetto si basa su un attento studio dello stato della chiesa prima del 2016 ed è stato presentato lo scorso 30 ottobre durante un incontro voluto dal Comune di Norcia.

Una parte dei fondi deriva da quelli di POR Umbria FESR – Programma Operativo Regionale – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, stanziati dall’Unione Europea; una parte dai Fondi del Commissario Straordinario per la Ricostruzione post sisma 2016, e una parte dai fondi dall’Accordo di sponsorizzazione stipulato l’11 gennaio 2021 tra il Ministero della Cultura ed ENI Spa.

Il primo lotto di lavori riguarda la ricollocazione degli elementi recuperati dopo il crollo, che renderà possibile l’esecuzione di opere strutturali per la ricomposizione dei volumi della chiesa stessa. Infine vi sarà la messa in opera di una prima parte degli impianti. Il secondo lotto riguarderà le opere architettoniche, quelle di ricomposizione e ripristino dell’apparato decorativo e il completamento delle opere impiantistiche necessarie per l’utilizzo degli spazi.

Un lavoro lungo e complesso, quindi, che ha trovato il suo coronamento con la partenza dei lavori di ricostruzione della Basilica il 25 novembre scorso. Paolo Iannelli, Soprintendente Speciale del Ministero della Cultura per le aree colpite dal sisma del 2016 e Responsabile Unico del Procedimento di ricostruzione della Basilica, ha sottolineato l’alto valore simbolico che riveste la chiesa per essere un indiscusso punto di riferimento spirituale di tutta la collettività.

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La Basilica di San Benedetto dopo i danni del sisma del 2016

Impossibile dimenticare le terribili scosse succedutesi tra l’agosto e l’ottobre 2016 che hanno distrutto Norcia e Amatrice, causando danni in tutta la valle del Tronto e dei Monti Sibillini e numerose vittime.

A Norcia, la Basilica ha subito un processo di crollo progressivo, aggravato dalle successive scosse di terremoto del 2017 e del 2018. Fra gli elementi più vulnerabili, il campanile è collassato travolgendo la struttura lignea sottostante. Il lato destro è crollato interamente insieme al Portico delle Misure e alla volta superiore della cripta.

Gli interventi di messa in sicurezza

Gli interventi di messa in sicurezza della Basilica si dividono in due fasi. La prima, novembre 2016 – maggio 2017, aveva l’obiettivo di riaprire parzialmente gli spazi pubblici nelle immediate vicinanze della chiesa e metterne in sicurezza le parti rimaste in piedi.

Dopo le scosse del 2018, i danni si sono aggravati, soprattutto per quanto riguarda le condizioni del rosone della facciata. Questa fase ha visto la necessità di rimuovere altre macerie per poter costruire una struttura metallica interna e una esterna per evitare ulteriori crolli. Dell’impostazione originaria della Basilica rimane ben poco, unico elemento riconducibile all’impostazione originale della navata era l’arco trionfale ad ogiva.

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Ilenia Scollo

Classe 1996. Siciliana trapiantata a Roma, mi sono innamorata dei libri e delle storie narrate da bambina. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, ho intrapreso il mio viaggio all'interno del mondo dell'editoria.

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