FRIEZE, FIAC, ART BASEL, MIART: fiere internazionali dell’arte contemporanea, nomi che, mai come in questo periodo, ricorrono nei discorsi leggeri degli appassionati e nelle discussioni sul mercato dell’arte. Collezionisti, curatori, artisti e appassionati attendono con ansia questi eventi. Ma cos’è e come funziona una fiera internazionale di arte contemporanea?
Cos’è una fiera d’arte contemporanea?
Le fiere sono un’occasione di scoperta per i visitatori, di crescita per gli espositori e di affermazione socio-economica per i collezionisti e i curatori. In queste fiere espongono più di 100 gallerie, ciascuna delle quali allestisce uno stand, unico e originale, un progetto, che ha l’occasione di mostrarsi al grande pubblico e di entrare in quella piccola cerchia che costituisce il mercato dell’arte contemporanea.
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Riuscire ad essere esposti è già un grande traguardo: bisogna presentare un progetto, passare la selezione, essere contattati e pagare ingenti cifre per affittare ed allestire uno stand… il prezzo, però, vale la vetrina! Specialmente per le gallerie più giovani che riescono ad uscire dalle proprie realtà cittadine, affacciandosi sul mercato internazionale.
I due volti delle fiere di arte contemporanea
Dall’inizio di ottobre tutti gli appassionati di arte contemporanea iniziano a spostarsi per l’Europa, seguendo le diverse fiere. Questi eventi, apparentemente legati al semplice acquisto di un’opera d’arte, nascondono una dinamica ben più complessa. Le fiere sono anche degli eventi mondani: essere presenti conta quanto comprare. Difatti, accanto a grandi collezionisti e curatori, attraversano i lunghi corridoi artistici attori, modelli e imprenditori, ma anche gente comune che passeggia per dare uno sguardo, non solo all’arte vera e propria, ma, anche, al suo mondo.
Come distinguere i compratori da chi è lì per altre ragioni? Ogni espositore ha i suoi metodi. C’è chi osserva le scarpe, chi la velocità del passo, chi l’interesse alla mondanità, chi la tendenza a fare foto. Il gallerista viene valutato con la stessa severità con cui viene giudicato l’artista: la fiera espone entrambi, ma il merito o le colpe ricadono sul primo.
Alcune dinamiche
Nelle fiere è necessario distinguere due tipi di galleria: le gallerie “superstar” e le gallerie emergenti. Per le prime la fiera rappresenta un momento di scoperta e di aggiornamento, oltre che di scambio con il pubblico internazionale. Per le seconde, invece, l’obbiettivo è cercare di entrare nella rete di questo mondo, affondare le proprie radici così da poter godere di una fama tale che permetta di rimanere attivi e in vista per tutto l’anno. Bisogna azzardare, presentare un progetto originale, attirare l’attenzione e sperare che l’interesse del pubblico sia abbastanza approfondito da garantire il successo di una galleria emergente. I risultati si vedono con il tempo, non è solo il sold out che conta, ma la quantità di biglietti da visita ricevuti, di informazioni richieste e di interesse mostrato.
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Le fiere d’arte contemporanea: un’occasione da conoscere e riconoscere
Le fiere dell’arte contemporanea sono degli eventi che danno a tutti coloro che fanno parte del mondo dell’arte un’occasione di scambio, confronto e crescita. Un’occasione che bisogna saper riconoscere e conoscere per sfruttarla al massimo. È un’esplosione di arte, la migliore in circolazione (almeno secondo i consigli di valutazione delle fiere), pronta a dare, anche a chi non è interessato all’acquisto, una prospettiva sul mondo dell’arte contemporanea, sulla sua diversità, la sua eterogeneità e il suo estremo fascino… decisamente da scoprire!
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