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Punta Ala (Grosseto), tutto quello che c’è da sapere

Abbiamo chiesto ai collaboratori di Frammenti Rivista di raccontarci i propri luoghi del cuore. L’obiettivo? Costruire una mappa delle bellezze del nostro Paese, viste con gli occhi di chi, questi luoghi, li ama davvero.

1 minuto di lettura

Nel cuore della maremma si nasconde una piccola località turistica, affacciata sul mare, la punta della Toscana: Punta Ala, un piccolissimo centro nel comune di Grosseto, immerso nella natura, lontano dalla confusione. Una baia calma, la cui spiaggia, in alcuni punti libera, in altri gestita da piccoli stabilimenti, permette di godersi la tranquillità dell’estate.

Il paesaggio naturale è rimasto quasi intatto negli anni, interrotto da qualche villa, albergo o residence. La pineta si affaccia sul mare e dalle scogliere si può vedere il non lontano Sparviero, isolotto roccioso, luogo di ritrovo per gli amanti del Bird Watch e punto ottimale per godere di uno dei più suggestivi tramonti italiani.

Non vi sono strade su cui passeggiare, musei da visitare o grandiosi locali notturni; tutto è a portata di bicicletta. Sulla cima del promontorio si erge il castello di Punta Ala, utilizzato durante la Seconda guerra mondiale da Italo Balbo, gerarca fascista e pilota dell’esercito italiano. La tranquillità del luogo lo rende adatto alle famiglie che tendono a tornare, anno dopo anno, creando una sorta di comunità di mare, indipendente dalla frenesia e dalla fretta delle vite di ciascuno.

Di giorno esplorare la natura o godersi il sole sulla spiaggia sabbiosa sembra appagare totalmente chi si trova a Punta Ala. Per l’aperitivo ci si ferma in spiaggia, con un po’ di musica e un terrazzo mozzafiato, spesso allo stabilimento “La Vela”, mentre il porto, ben attrezzato e molto frequentato, si accende di sera. Qualche piccolo bar lascia a chi di passaggio la possibilità di godersi una cenetta o un buon drink, immersi nella calma estiva. Insomma, non un luogo mondano, non un posto per fare serata, ma un posto dove sentirsi a casa, circondati da facce familiari e da una natura meravigliosa, senza orari e senza costrizioni.

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Sofia Di Gravio

Classe 99, laureata in filosofia alla Sapienza e volata a Parigi per studiare la filosofia dell’arte. Amante della cultura e della vita... specialmente quando ci regalano una chiacchierata davanti ad un bicchiere di vino!

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