A Palmira, l’ISIS ha distrutto il Tempio di Baalshamin, a pochi metri da quel teatro romano che spesso è stato palcoscenico di esecuzioni pubbliche. Non è chiaro quando sia avvenuta l’esplosione: la stessa fonte che ha diffuso e confermato la notizia, l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (ONDUS), ipotizza che la distruzione risalga al mese scorso. Il tempio è un capolavoro del II secolo dopo Cristo, dedicato al culto del signore del Cielo (Baalshamin appunto, paragonabile a Mercurio).
Il sito archeologico di Palmira, patrimonio UNESCO dal 1980, è in mano alle milizie dello Stato Islamico dallo scorso 20 Maggio. Ma, com’è noto, l’antica perla semita è solo un’altra delle vittime mietute dalla lotta degli jihadisti contro la cultura: dopo Nimrud e Hatra, cinque giorni fa è stata la volta dell’archeologo Khaled al-Asaad, responsabile proprio del sito di Palmira. Statue e reperti del museo sono stati trasferiti in altre località, per timore di ulteriori attacchi dei miliziani.
A.P.