fbpx

Il Villino Maria Luisa: un gioiello Liberty nel cuore di Milano

1 minuto di lettura

Se ci nominano Milano, pensiamo subito all’imponente Duomo, o al nuovo skyline di Porta Nuova, rappresentazione visiva della città cuore pulsante dell’economia italiana. Non tutti sanno, però, che Milano non è solo questo. È anche una città dal fascino discreto, nascosto nelle strade meno trafficate. Questa volta vi portiamo in via Pietro Tamburini, non distante dalla fermata del metrò di Conciliazione, sulla linea rossa. È una via interna, poco trafficata. Non la conoscono in tanti. Eppure proprio qui si trova uno dei capolavori del liberty meneghino: il Villino Maria Luisa.

Il liberty di Corso Magenta

A Milano gli edifici liberty si trovano principalmente in due zone. La più nota è quella di Porta Venezia; l’altra si snoda per le vie tutto intorno a Corso Magenta, la lunga strada che da piazzale Baracca porta quasi fino alla centralissima via Dante. Il Villino Maria Luisa, realizzato nel 1906, è forse tra i più fulgidi esempi del cosiddetto «Liberty di corso Magenta».

Villino Maria Luisa
Villino Maria Luisa: facciata e cancello.

Villino Maria Luisa di Milano: le caratteristiche

Ciò che colpisce subito è la facciata del villino, unica nel suo genere. Riproduce, con una tecnica a mosaico di ispirazione neogotica, uno splendido cielo stellato. È “solo” la facciata di un’abitazione privata, ma per un attimo il pensiero corre al soffitto della Cappella degli Scrovegni a Padova, anch’esso raffigurante un cielo stellato – in questo caso non con un mosaico, bensì con un affresco -, ma la bellezza dell’effetto finale accomuna due opere diverse per tecnica ed epoca storica. Davanti all’edificio si ha l’impressione di trovarsi davanti al cimelio di punta di un maestoso museo a cielo aperto.

Il Villino Maria Luisa presenta già le contaminazioni eclettiche che caratterizzarono in maggior misura le opere del liberty milanese negli anni precedenti la Grande Guerra: se il mosaico è in stile neogotico, i motivi ornamentali che lo incorniciano rimandano più all’Art Déco.

Leggi anche:
Alda Merini, Milano e i luoghi della poesia

Il cancello e il balcone in ferro battuto, con motivi floreali, sono invece inequivocabilmente liberty. Sono opera di Alessandro Mazzucotelli, autore di diverse opere liberty a Milano. Una curiosità: durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i soldati tedeschi saccheggiavano tutti gli elementi in ferro della zona, un graduato rimase talmente colpito dalla bellezza dei ferri battuti del Villino Maria Luisa da ordinare che venissero lasciati intatti. Un bell’esempio di come, per una volta, l’arte abbia avuto la meglio sulla guerra.


Segui Frammenti Rivista anche su Facebook e Instagram

 

* * *

Sì, lo sappiamo. Te lo chiedono già tutti. Però è vero: anche se tu lo leggi gratis, fare un giornale online ha dei costi. Frammenti è una rivista edita da una piccola associazione culturale no profit, Il fascino degli intellettuali. Non abbiamo grandi editori alle spalle, anzi: siamo noi i nostri editori. Per questo te lo chiediamo: se ti piace quello che facciamo, puoi sostenerci con una donazione. Libera, a tua scelta. Anche solo 1 euro per noi è molto importante, per poter continuare a essere indipendenti, con la sola forza dei nostri lettori alle spalle.

Francesca Cerutti

Classe 1997, laureata in Lingue per l'impresa e specializzata in Traduzione. Sempre alla ricerca di storie che meritino di essere raccontate. Nel 2020 è stato pubblicato il suo romanzo d'esordio, «Noi quattro nel mondo».