Bohemian Rhapsody, Rocket Man, Summer. Il cinema degli ultimi anni ama la musica del secolo scorso. Né musical né profondi biopic, questi progetti encomiastici costruiscono consensi sulla conferma dell’amore che lo spettatore riserva per le canzoni riproposte. Dunque tutti amano i Queen, e tutti hanno inevitabilmente amato risentirli con i potenti impianti stereo delle più moderne sale cinematografiche. Anche quando queste reazioni erano indipendenti dal vero valore del film. Un cinema-conferma, in cui il proprio sentimento per un dato artista viene corroborato ed esaltato; un cinema-mezzo, in cui l’immagine è solo la conduttrice, la scusa per (ri)vivere un passato musicale.
In questo panorama si inserisce anche Yesterday, di Danny Boyle; una commedia romantica con dinamiche conosciute e dibattute, nobilitata dalla colonna sonora dei The Beatles, ma […] Continua a leggere su NPC Magazine