Tra conferme e smentite è stato presentato il nuovo programma della Venezia76, la mostra internazionale d’arte cinematografica. Il direttore Alberto Barbera ha voluto più volte sottolineare l’incredibile lavoro di coesione tematica che sembra collegare tra loro le diverse sezioni di questa nuova edizione, segnalando inoltre il numero di donne, «segno del tempo e di una nuova generazione» , e di esordienti. Questi ultimi addirittura più numerosi dei registi noti.
Tra le conferme più attese del Venezia76 troviamo senz’altro il Joker di Todd Phillips. «Un film talmente inaspettato da meritarsi la massima segretezza sul suo contenuto» , secondo le parole di Barbera, il quale sottolinea «l’anima ancora più dark de Il cavaliere Oscuro diretto da Christopher Nolan nel 2008». Dunque un film fuori dal coro, sia per il genere che si propone di stravolgere, sia per la sua stessa presenza. «È rarissimo che una major americana accetti la competizione, ma Todd Phillips non voleva mancare».
Confermato al Venezia76 anche J’accuse di Roman Polanski. Facente parte di uno dei filoni tematici più sentiti da quest’edizione del festival, ossia il lavoro di ricostruzione documentaria. Numerosi sono infatti i film, in concorso e non, inerenti a rielaborazioni e riscoperte di fatti del passato e della nostra contemporaneità. Interessante in tal senso The laundromar, di Steven Soderbergh. Film dedicato ai panama papers e all’intricato mondo della finanza.
Ampio spazio anche alle sperimentazioni e alla ricerca di un nuovo linguaggio visivo. A partire dalla nuova edizione di VeniceVr, dedicato alla realtà virtuale, quest’anno con un fuori concorso relativo alle migliori opere in Vr mai realizzate, passando per la riscoperta di materiale d’archivio mai mostrato e giungendo sino a Martin Eden nuovo film di Pietro Marcello. Grande scommessa italiana al Venezia76, il film sembra voler stravolgere e scardinare il romanzo di Jack London, trasportandone le vicende in Italia e lavorando sul concetto di tempo. «Un film assolutamente all’altezza delle sue ambizioni», promette Barbera.
Linguaggio sperimentale e ricerca visiva non possono che essere evocati anche per quanto riguarda il racconto seriale, in particolare con le due serie-tv italiane che verranno presentate al Venezia76. Zero zero zero di Stefano Sollima e The new Pope di Paolo Sorrentino proseguono l’importante lavoro di ricerca sulla serialità italiana. Due modelli di realizzazione e produzione ovviamente differenti, per obiettivi e narrazione, ma accomunati dalla capacità di volersi porre a livello delle grandi serie americane. «Anche se forse con qualche spunto in più».
Dunque un’edizione, quella del Venezia76, all’insegna dell’investigazione, sia dal punto di vista tecnico che narrativo. Molti saranno i terreni esplorati, costruiti attorno alla scommessa di un cinema in costante mutamento. La paura di un festival in sordina rispetto a Cannes, evocata dalla mancanza di grandi nomi americani, viene sostituita dall’interessante dichiarazione d’intenti. «Non c’è un continente che spicca, il festival li coprirà tutti» , dunque una volontà di esplorare ciò che diverse realtà culturali, dalla Mosul raccontata dall’opera prima prodotta dai fratelli Russo, a Woman di Yann Arthus-Bertrand, hanno da proporre. E siccome il cinema ama sognare in grande, anche quest’anno non poteva mancare uno sguardo verso il cielo e lo spazio, con l’attesissimo Ad Astra, di James Gray, scommessa fantascientifica del regista di Civiltà perduta.
Programma vincente? Solo il Festival potrà dircelo, ma se il confronto con l’anno passato sembra ancora difficile, Barbera promette che «quest’anno non sarà da meno».
Programma integrale
Concorso Ufficiale
La Verité di Kore-eda
The Perfect Candidate di Haifaa Al-Mansour
Om det oändliga di Roy Anderson
Wasp Network di Olivier Assayas
Marriage Story di Noah Baumbach
Guest of Honour di Atom Egoyan
Ad Astra di James Gray
A herdade di Tiago Guedes
Gloria mundi di Guediguian
Waiting for the Barbarians di Ciro Guerra
Ema di Pablo Larraìn
Saturday Fiction di Lou Ye
Martin Eden di Pietro Marcello
La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco
The painted bird di Vaclav Marhoul
Joker di Todd Phillips
J’accuse di Roman Polanski
The Laundromat di Steven Soderbergh
Babyteeth di Shannon Murphy
Il sindaco del Rione Sanità di Mario Martone
Serie TV
ZeroZeroZero di Stefano Sollima
The New Pope di Paolo Sorrentino
Evento speciale
Goodbye Dragon Inn di Tsai Ming-Liang
Orizzonti
Pelikanblut di Katrin Gebbe
Mes Jours de Gloire di Antoine De Bary
Nevia di Nunzia De Stefano
Moffie di Olivier Hermanus
Hava, Mariam, Hayesha di Sahraa Karmi
The Criminal Man di Dmitri Mamuliya
Revenir di Jessica Palud
Giants Being Lonely di Grear Patterson
Verdict di Gutierrez
Just 6.5 di Saeed Roustaee
Fuori Concorso
Roger Waters Us + Them di Sean Evans, Roger Waters
I diari di Angela. Noi due cineasti. Parte Seconda di Jervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi
Citizen K di Alex Gibney
Citizen Rosi di Carolina Rosi e Didi Gnocchi
The Kingmaker di Lauren Greenfield
State Funeral di Sergei Loznitsa
Collective di Alexander Nanau
45 secondi di risate di Tim Robbins
Il pianeta in mare di Andrea Segre
No one left behind di Guillermo Arriaga
Irreversible di Gaspar Noé
Seeberg di Benedict Andrews
Vivere di Francesca Archibugi
Mosul di Matthew Michael Carnahan
Adults in the Room di Costa-Gavras dal libro di Varoufakis
The King di David Michod
Evento Speciale
Never just a dream. Stanley Kubrick e Eyes Wide Shut
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