Aziende, amministrazioni, cittadini e celebrità -anche l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, infatti, ha aderito scattando una foto dalla SSI – uniti per spegnere le luci per un’ora, con lo scopo di fermare il cambiamento climatico: è la proposta, o meglio, la sfida, lanciata da WWF nel 2007, per la quale lo scorso 28 marzo i più grandi simboli della storia umana, tra cui Colosseo, Golden Gate e Tour Eiffel sono rimasti al buio per sessanta minuti.
E’ l’Ora della Terra, un invito globale a spegnere le luci di case, monumenti ed edifici pubblici, che al grido di Change Climate Change, ovvero cambiare il cambiamento climatico, ha attraversato 172 nazioni, 24 fusi orari, coinvolgento sopratutto i paesi “chiave” per le questioni ambientali, come Cina, Usa e Brasile.
L’Italia spegne, oltre alla Basilica di San Pietro, il Colosseo, Piazza del Campidoglio, anche il Castello Sforzesco, scelto come simbolo per l’Italia proprio nell’anno in cui il Bel Paese ospita l’Esposizione universale 2015.
Dalle Alpi al mare, sono state tantissime le località che hanno aderito a questo blackout volontario, è anche sociale: virali su Facebook, Twitter ed Instagram gli hashtag #unoraalbuio #EarthHour, con gli scatti che sono confluiti nell’account ufficiale di WWF Italia.
Un’iniziativa, questa, che non ha visto confini e che ha coinvolto tutti i cittadini del mondo in un significativo momento di volontà comune.
G.M.