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Cosa leggere sotto l’ombrellone? Il meglio della narrativa italiana da (ri)scoprire quest’estate

Se ancora non avete fatto la vostra scorta di libri per quest'estate, non preoccupatevi. Quali sono i nostri spunti dal meglio della narrativa italiana per i più indecisi?

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3 minuti di lettura

È finalmente arrivata l’estate, il momento in cui tanti di noi ritrovano il tempo per leggere la montagna di libri comprati durante l’inverno e «messi in pausa» in attesa di periodi di minor stress.

Se non avete fatto la vostra scorta di libri i mesi scorsi, non preoccupatevi. Vi proponiamo qui quelli che secondo noi sono i romanzi contemporanei della narrativa italiana che vanno letti almeno una volta nella vita. Per dare qualche spunto in più agli indecisi…

P.S. Questa non è una classifica! I libri che presentiamo sono in ordine sparso. Quattro storie diverse, quattro stili diversi. Per citare Daniel Pennac, «il verbo leggere non sopporta l’imperativo». Fatevi trasportare dal cuore nella vostra scelta.

Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti

«Vieni qua.»
Si avvicinò e Flora lo abbracciò forte. Pietro le mise le braccia intorno al collo e il cuore della professoressa si colmò di una tenerezza e di una pena che la fece vacillare un istante. Questo bambino doveva essere figlio mio. La gola le si strozzò. Dio mio…

È un romanzo corale ambientato in un paesino della Toscana, in cui si intrecciano le storie di diversi personaggi: Pietro, dodici anni, unico in tutta la scuola a essere stato bocciato; la sua amica Gloria, diversissima da lui ma da cui Pietro si sente inevitabilmente attratto; la loro professoressa di lettere, Flora Palmieri, la donna più misteriosa del paese; Graziano Biglia, sciupafemmine tornato in paese dopo una delusione sentimentale.

PERCHÉ LEGGERLO: Perché in questo romanzo sono racchiusi in un certo senso tanti romanzi di generi diversi. Vi farà ridere, vi farà piangere, vi terrà con il fiato sospeso e non mancherà nemmeno un pizzico di eros.

Acciaio di Silvia Avallone

«Fa effetto» disse Anna. «Guarda la siepe, quanti rovi… Anche i luoghi diventano vecchi.»
Francesca si lasciò cadere su una macchia d’erba, bucherellata qua e là dai soffioni. Ne strappò uno e soffiò via i semi nell’aria tiepida, «Non è che è invecchiato…» sorrise, «ma è più nascosto… e a me piace di più così. Mi piace pensare che in tutti questi anni non c’è passato nessuno, che è rimasto solo nostro.»

È il romanzo di esordio di una delle scrittrici più amate d’Italia, che ha recentemente ricevuto la medaglia Francesco Petrarca dell’Università di Bologna, riservata alle personalità più meritevoli in ambito letterario. Le protagoniste sono due ragazzine di tredici anni, Anna e Francesca, che si affacciano all’adolescenza nel quartiere operaio di Piombino. Sembrano inseparabili, finché non accade qualcosa che, al contrario, pare separarle in modo irrevocabile.

PERCHÉ LEGGERLO: Per l’universo di personaggi, umanissimi, creato dalla Avallone. E anche perché quella che potrebbe sembrare a prima vista la storia di due ragazzine è in realtà un bello spaccato dell’Italia di oggi e dei suoi problemi. Per chi ama i romanzi di denuncia sociale.

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Nessuno si salva da solo di Margaret Mazzantini

Voleva aiutarci. Dirci qualcosa… Di essere meno imbecilli, forse soltanto quello.
Perché non lo avevano incontrato prima… lo avrebbero fatto salire in casa, messo da un canto come un nonno. Forse aveva la capacità di salvarli tutti.
Avrebbe fatto l’incantesimo… tenerli lì tutti insieme, incatenati nella fissità dell’amore.

È un romanzo breve ma intenso. Delia e Gaetano, freschi di divorzio, si incontrano una sera per capire come gestire le vacanze dei loro due bambini. Attraverso continui flashback, la cena diventa l’occasione per ripercorrere i primi momenti della loro storia, fino ad arrivare alle battute finali di un amore complicato che, forse, in realtà non è giunto al capolinea.

PERCHÉ LEGGERLO: Perché è un’ode agli sconfitti, a chi ha lottato ma per il momento ha perso. È nel contempo un romanzo quasi ottimista, in cui a poche pagine dalla fine la Mazzantini dà ai suoi protagonisti un accenno di possibilità di riscatto.

Atti osceni in luogo privato di Marco Missiroli

Dall’università al Duomo impiegammo quaranta minuti. Sostavamo davanti alle vetrine, io la aspettavo, mi aspettava lei. Deviammo in piazza Sant’Alessandro per una pausa sui gradini della chiesa. Ricordo la mia incredulità e i suoi silenzi. Ci infilammo al cinema con cento parole dette.
Eravamo insieme, tutto il resto l’ho dimenticato.

In attesa di scoprire se Missiroli vincerà il Premio Strega con Fedeltà (acquista), vi consigliamo di riprendere il suo penultimo romanzo, che molti considerano il suo capolavoro. È un bel romanzo di formazione che si snoda fra Parigi e Milano, in cui il protagonista, Libero Marsell, scoprirà pian piano, attraverso la lettura e le donne che incrociano il suo cammino, che senso intende dare alla propria vita.

PERCHÉ LEGGERLO: Il romanzo è consigliatissimo a chi ama la letteratura. La sua anima sono infatti i numerosi riferimenti letterari che accompagnano Libero per le tappe più importanti della sua esistenza. È anche una bella occasione per lasciarsi trasportare per le strade di Parigi e Milano.

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Francesca Cerutti

Classe 1997, laureata in Lingue per l'impresa e specializzata in Traduzione. Sempre alla ricerca di storie che meritino di essere raccontate. Nel 2020 è stato pubblicato il suo romanzo d'esordio, «Noi quattro nel mondo».

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