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La Via Crucis di Fernando Botero a Palermo: l’unica tappa italiana per l’artista colombiano

Le opere di Fernando Botero, pittore originario di Medellìn, arrivano a Palermo, dove si terrà la mostra "Via Crucis: La Pasión de Cristo". Opere caratterizzate da leggerezza e vibrazioni cromatiche, saranno visibili dal 21 marzo al 21 giugno al Palazzo Reale di Palermo.

2 minuti di lettura

Dopo New York, Medellìn, Lisbona e Panama, le famosissime figure tondeggianti e monumentali di Fernando Botero invadono le sale Duca di Montalto del Palazzo Reale di Palermo. La mostra Via Crucis: La pasiòn de Cristo, promossa dall’Assemblea Regionale Siciliana, dalla Fondazione Federico II e dal Museo colombiano di Antioquia, sarà visitabile dal 21 Marzo al 21 Giugno, da lunedì al sabato dalle ore 8.15 alle ore 17.40, domenica e festivi dalle ore 8.15 alle ore 13.00.

In questo ciclo di opere (27 dipinti a olio e 34 disegni) il grande vecchio della pittura mondiale attraversa e rinnova l’iconografia della Via Crucis, tema frequentatissimo sino al XVI secolo, ignorato successivamente e oggi pressocché scomparso. Quello di Fernando Botero appare un Cristo umanissimo, piegato e straziato da un dolore in tutto simile a quello che annichiliva i prigionieri di Abu Ghraib, raffigurati nella toccante e famosa serie di tele prodotte qualche anno fa dall’artista. Nei dipinti e disegni in mostra a Palermo, Botero continua il suo percorso pluridecennale da sempre teso a scandagliare in lungo e in largo la storia dell’arte e i suoi tòpoi. Colori e sfondi sembrano avere una matrice giottesca, abbondano inoltre gli omaggi a MasaccioDurerPinturicchio. L’artista colombiano rinnova soluzioni pittoriche che erano ricorrenti nel passato, come quella di mescolare la realtà quotidiana col racconto biblico o ancora quella di dipingere il proprio ritratto all’interno delle raffigurazioni. Tra i personaggi che affollano la scena de  Il bacio di Giuda è possibile riconoscere, in basso a destra, lo stesso Botero che, come ha affermato, indossa «il miglior vestito della festa per apparire umilmente nell’opera, accanto a Cristo». Nel ciclo della Via Crucis, l’incontro tra la drammaticità palpabile del tema affrontato e la serenità formale delle figure, assicurano quel cortocircuito di emozioni e sensazioni che rendono unica quest’ultima produzione boteriana.

Di eccellente fattura anche le opere grafiche in mostra, in cui l’impianto monumentale delle figure contrasta con la leggerezza e l’eleganza della linea disegnativa e delle vibrazioni cromatiche offerte da un uso sapiente dell’acquerello. L’arte di Botero si presenta quasi sempre come meta-pittura, nel senso di una pittura che rilegge sé stessa, cita i suoi eroi e riflette sul suo sistema di segni. Ma l’artista colombiano non si limita a citare: egli, seppure con «grande rispetto» (Botero), rischia di continuo nel rinnovare questa o quella iconografia cristiana tradizionale, ed infine ha la meglio. Nelle opere di Palazzo Reale appaiono spesso figure di militari in divisa, dalle fattezze sudamericane, a sostituire i tradizionali soldati romani o ancora un Cristo abbattuto sotto il peso della Croce può rovinare su una strada asfaltata del tutto simile a quelle delle nostre città. In una Crocifissione del 2011, l’artista, originario di Medellìn, raffigura il corpo di Gesù con accenti cromatici verdastri, inchiodato a una Croce che si staglia su uno scorcio simile a quello del Central Park a New York. Un Cristo sofferente e sconfitto dunque, immerso in una contemporaneità sfuggente e incurante dell’umano dolore.

Quella di Fernando Botero a Palermo appare come l’ultima grande sfida di un’artista che, come un maestro antico, lungi dal propinare facili shock allo spettatore o dal fabbricare trovate pseudo-originali, si fa carico del compito non facile, anzi immane, di aggiungere qualcosa di nuovo e qualcosa in più a una tradizione lunga secoli: non è forse questa la vera arte?

Giuseppe Alletto

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Giuseppe Alletto

Giuseppe Alletto (Palermo, 13 Ottobre 1990), pittore, vive e opera a Bagheria, in provincia di Palermo. Dopo aver conseguito la maturità classica con il massimo dei voti, frequenta il corso di Storia dell’Arte presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo.
Ha tenuto le prime due mostre personali nel Dicembre 2008 e nel Maggio 2010 presso la sede della Biblioteca Comunale di Bagheria “Palazzo Aragona-Cutò”.
Nel Gennaio del 2013 ha tenuto una mostra personale presso il Polo Didattico dell’Università degli Studi di Palermo.
Nell’Ottobre del 2014 si è svolta una sua mostra personale dal titolo “VOCI dell’OLTRE”
presso la galleria “XXS apertoalcontemporaneo” di Palermo, a cura di Salvo Ferlito.

Ha partecipato a mostre collettive presso la galleria La Spadarina di Piacenza, Palacongressi di Agrigento, galleria “Il Trittico”di Roma, galleria Am Art di Bruxelles, Mondadori Multicenter di Palermo, galerie “Le Patio” di Cannes, Università degli Studi di Catania, Cappella “De Sleutelbrug" di Bruges, galleria Villa Casaurro di Bagheria, Kunstlerforum di Bonn, galleria “A Sud arte contemporanea” di Realmonte , galleria “Il Nuovo Cenacolo” di Palermo, Basilica SS. Apostoli di Roma, Museo Cerio di Capri, Palazzo Butera di Bagheria, Villa Malfitano-Whitaker di Palermo, Castello della contessa Adelaide in Val di Susa in occasione del Valsusa Film Festival, Museo MIIT di Torino, galleria Thuillier di Parigi, galleria Bobez di Palermo, Museo Civico “G.Sciortino” di Monreale, Bellange Gallery di Stoccolma, Castello Chiaramontano di Racalmuto, Galleria “Katané” di Catania, Palazzo Stella di Genova.

E’ presente sul numero di Marzo 2010 della rivista “ARTE Mondadori” e sul volume “Tra Forma e Figura” curato da Paolo Levi. Ha pubblicato le sue opere sulla rivista bimestrale “Effetto Arte” e sulla rivista “Arte Shop Magazine”. E' stato in copertina nel primo numero della nuova rivista "OverArt".
Sue opere fanno parte del corredo iconografico di volumi di poesia e saggistica di diversi autori.
Si sono interessati alla sua attività testate giornalistiche come “Il Giornale di Sicilia”, “Balarm”, “La Sicilia” e emittenti televisive come “Tele One” e “RAI 3 Sicilia”.

E’il vincitore dell’edizione del 2012 del premio Satura, per la sezione giovani.
E’ Socio Onorario dell’Accademia Internazionale Vesuviana di Napoli.
Una sua opera è entrata a far parte della collezione della Fondazione “Thule Cultura” di Palermo, che ospita opere di artisti quali Accardi, Caruso, Guccione, Munari, Provino.

Scrive articoli su Cultura, Arte e Cinema per riviste e blogs come “Il Settimanale di Bagheria” (Bagheria), “Cinema Sperimentale” (Palermo), “D’Ars” (Milano),
Espoarte (Savona), “Art / Texts / Pics” (Milano), “RivistaSegno” (Pescara), “ArtsLife” (Milano), “Juliet Art Magazine” (Trieste), “Il Fascino degli intellettuali” (Milano), “LoboDiLattice” (Milano).
Nel Dicembre 2013 è stato tra i relatori, con un intervento sul rapporto tra pittura e letteratura, nell’ambito della presentazione del nuovo saggio di Marco Scalabrino sugli autori siciliani contemporanei, svoltasi presso la Biblioteca Fardelliana di Trapani.
E' in copertina nel numero di settembre 2012 della rivista "Arte Shop Magazine" e all'interno si trova un articolo redatto dall'artista stesso su alcuni temi relativi all’arte contemporanea.
Un suo breve saggio sui martirii e le esecuzioni capitali nella storia dell’Arte è stato inserito nel volume di prossima pubblicazione sul culto dei Decollati a Palermo e sulla pena di morte, a cura di Rita Cedrini e Marilena Volpes.

Si sono interessati alla sua opera pittorica, tra i tanti: Paolo Levi, Fiorenzo Carella, Piero Longo, Giovanni Lo Castro, Lia Ciatto, Salvo Ferlito, Alessandro Madonia, Salvatore Maurici, Franca Alaimo, Rita Pengo, Pippo Oddo, Francesco Mineo, Lina Maria Ugolini, Maria Patrizia Allotta, Enzo Buttitta, Marco Scalabrino, Maria Antonietta La Barbera, Alfonso Leto, Gianmario Lucini, Elio Giunta, Tommaso Romano, Arrigo Musti, Vito Mauro, Rossella Cerniglia, Salvatore Di Marco, Giuseppe Fumìa, Tommaso Serra, Nicola Romano, Riccardo Melotti, Ester Monachino, Gaetano Lo Manto, Maria Teresa Prestigiacomo, Flora Buttitta, Elisa Bergamino, Dante Cerilli .

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