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«Good Omens»: buona Apocalisse a tutti!

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Dopo il relativo successo di American Gods, Amazon Prime Video torna a produrre, in una coproduzione con BBC 2, una nuova miniserie tv di 6 episodi, intitolata Good Omens, interpretata da Micheal Sheen e David Tennant e tratta da un altro romanzo di Neil Gaiman, scritto a quattro mani con Terry Pratchett.

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La trama di Good Omens

Il romanzo, dal titolo esilarante Buona Apocalisse a tutti! (acquista), è un classico libro in stile Gaiman, rivolto a una cerchia di lettori giovani, ma che contiene in sé una buona dose di conoscenze teologiche e di informazioni storiche. Buona Apocalisse a tutti! infatti presenta una trama, che, a riportarla in termini discorsivi, può rivelare toni da poema religioso new age. Due amici, un angelo e un demone affezionati alla Terra, che hanno intrecciato rapporti in diverse epoche storiche del mondo, decidono, nel 2018, di evitare l’apocalisse, l’armageddon, insomma la distruzione del creato, cercando di impedire che l’Anticristo, un bambino portato sulla terra per volere di Satana in persona e cresciuto come un figlio di uomini, realizzi questa catastrofe.

Buoni presagi 

Il titolo della miniserie risulta sulle prime ossimorico, dal momento che good omens, significa in inglese “buoni presagi”, mentre il tema della serie è la catastrofe cosmica della fine del mondo; tuttavia, in realtà, la trama della serie Good Omens, è pervasa da una comicità leggera. Come in American Gods, le istituzioni e gli oggetti moderni sono utilizzati in quanto vettori di pratiche magiche e di significati peculiari che trascendono il modo in cui noi li conosciamo e li consideriamo.

good omens

Ci sono streghe – soprattutto Agnes Nutter, che nel 1655 scrisse una serie di profezie, i “buoni presagi” del titolo della serie – che aiutano i personaggi a cavarsela nelle situazioni più sconvenienti nel tentativo di sventare la fine del mondo, profetizzata proprio da una delle ermetiche profezie di Agnes Nutter. Nella serie troviamo, accanto agli uomini, demoni e angeli, e per rendere tutto più curioso la voce narrante di Dio che è una voce femminile e che non trova mai una incarnazione di qualche tipo, non figurando tra nessuno dei personaggi; essa resta la mente onnisciente che racconta tutta la storia. Ci sono i cavalieri della apocalisse, rivisitati in chiave moderna: Guerra, Inquinamento, Carestia e Morte. La miniserie risulta essere un insieme di episodi esilaranti e sensati nella loro profonda insensatezza e assurdità.

Good Omens è un grande invito all’amicizia e alla riconciliazione oltre le differenze, che inizia proprio nel rapporto amicale tra Crowley, un demone eccentrico dalle sembianze di una rockstar, e Azraphel, un angelo mite ed educato, bibliofilo e affascinato dalla cultura e dal cibo umani. Riusciranno Crowley e Azraphel a impedire il grande evento della fine del mondo, la guerra tra le forze celesti e quelle diaboliche, senza far scoprire la loro complice amicizia? Per scoprirlo, non vi resta che guardare la miniserie.

 

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Lorenzo Pampanini

Classe 1994. Laureato in Scienze Filosofiche all'Università La Sapienza di Roma.

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