Torna il ‘Festival della cultura creativa’, la manifestazione organizzata dalle banche con il coordinamento dell’Abi, che quest’anno avrà come tema ‘L’alfabeto del mondo. Leggiamo i segni intorno a noi e raccontiamo’. Con oltre 80 iniziative, diffuse su tutto il territorio nazionale (sessanta le città coinvolte), dedicate all’arte, all’archeologia, alla musica, al teatro, gli eventi del festival saranno dedicati ai bambini dai sei ai tredici anni.
Il Festival, in programma dal 16 al 22 marzo, è alla sua seconda edizione e, come ha dichiarato il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, “si propone di diventare un classico, perché i numeri evidenziano un incremento di almeno un 20% di adesioni rispetto all’anno scorso. Il Festival è policentrico, a differenza di tanti altri che sono accentrati. Il tema scelto per quest’anno ha molti significati: per me il principale è la rialfabetizzazione della lingua italiana contro il suo imbastardimento dovuto all’uso di termini provenienti da altre lingue”.
Verranno proposti laboratori realizzati in collaborazione con le scuole, i musei, le biblioteche, e gli operatori culturali. Sulla base del tema scelto per l’edizione 2015, i bambini verranno invitati a riflettere sulla natura e sull’opera dell’uomo. La manifestazione,patrocinata dell’Unesco e del Mibact, ha ottenuto nella prima edizione la medaglia del Presidente della Repubblica. Saranno coinvolti non solo i capoluoghi di regione e provincia, ma anche paesi piccoli paesi e il Sud, diversamente dallo scorso anno.
L’inizio della manifestazione è previsto a Napoli dove, il 16 marzo, al Museo Madre, Michelangelo Pistoletto sarà l’ospite d’eccezione di un evento per ragazzi intitolato ‘WWW – KnoW the World with Words’. Il 20 marzo, a Roma, nella sede dell’Abi, le antiche Scuderie di Palazzo Altieri ospiteranno l’incontro ‘Reinventare l’apprendimento – Cultura e creatività tra linguaggi, metodi e azioni’.
“Aprire i musei ai giovani, un’idea che rientra nello spirito di questa iniziativa, – ha affermato Giovanni Puglisi, presidente della Commissione nazionale italiana per l’Unesco – è un fatto particolarmente importante perché li abitua all’arte. La bellezza fa parte del nostro Dna, ma questo è anche un handicap, dal momento che siamo troppo abituati all’arte e non ce ne accorgiamo più”. Media partner dell’evento, la cui immagine identificativa è stata realizzata da Eva Montanari, sarà la Rai.
A.M.G.