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Sauna
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«Sauna»: immergetevi nelle vostre paure

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2 minuti di lettura

Viene dalla Finlandia uno dei migliori horror-esistenziali degli ultimi anni: Sauna (2008). Diretto da Antti-Jussi Annila,Sauna è un horror angosciante, profondo che racconta il dramma della guerra dalla quale non si può scappare, nemmeno quando è conclusa.

I demoni sono dentro di noi

1595: la lunga guerra tra Russia e Svezia è finalmente finita. Due fratelli Knut e Erik hanno il compito di definire i nuovi confini tra i due regni. Il viaggio però non sarà semplice: gli anni vissuti in guerra hanno cambiato radicalmente tutta la popolazione e in modo particolare Erik, ormai un sanguinario assassino.

Durante il loro percorso Erik commette l’ennesimo crimine. Una notte rinchiude una ragazzina dentro un sotterraneo lasciandola morire di fame. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso: il fantasma della ragazzina perseguiterà i due fratelli durante tutto il viaggio portando Knut (l’unico con ancora un barlume di umanità) alla pazzia.

C’è però un modo per riscattarsi. Giunti in un villaggio misterioso, i fratelli scoprono una sauna leggendaria dove è possibile lavare i propri peccati e purificare così la propria anima. Ma l’orrore della guerra non si può lavare via e rimarrà addosso ai due fratelli portando tutti ad una tragica fine.

Due fratelli, un unico destino

Erik è un uomo violento. Ha ucciso molti uomini durante la guerra e ormai è più mostro che uomo. Knut, invece, pur non avendo ucciso nessuno finora, nasconde un altro tipo di peccato: è tentato di stuprare la ragazzina che incontrano durante il loro viaggio e che abbandoneranno ad un triste destino.

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Erik, ormai è dilaniato dalle molte, troppe vittime che ha ucciso. Knut non si dà pace per le sue fantasie. Entrambi sono intrappolati dal senso di colpa. Per quanto il desiderio di redenzione sia forte, ormai è troppo tardi. L’orrore è parte di loro e tutti i peccati non possono essere perdonati.

La perdita dell’innocenza

La guerra fa perdere l’umanità. Questo è il messaggio forte della pellicola e tutto ciò che vediamo è una metafora di questa perdita.

Il paesaggio freddo, inospitale e paludoso a nord della Finlandia riflette alla perfezione il senso di solitudine e di desolazione insito nei protagonisti. La pura e candida ragazzina abbandonata rappresenta la perdita definitiva dell’innocenza.

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Erik tenterà di riscattare la sua anima cercando di mettere in salvo un’altra bambina, l’unica sopravvissuta all’improvvisa follia di Knut che ha sterminato il villaggio custode della sauna. Ma ormai l’oscurità è totale e nemmeno questo tentativo potrà salvare le loro anime.

Il senso di colpa non si lava. Una volta trasformato in un mostro, morirai come un mostro.

Un film forte che fa sperare nella redenzione dei protagonisti che, per quanto crudeli, sono anch’essi vittime della guerra. Il loro unico desiderio è tornare a casa e, quando si rendono conto che ormai è impossibile tornare alla pace di prima, accettano rassegnati il proprio destino. La morte.

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Azzurra Bergamo

Classe 1991. Copywriter freelance e apprendista profumiera. Naturalizzata veronese, sogna un mondo dove la percentuale dei lettori tocchi il 99%.

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