Velocità e progresso
Il dinamismo plastico è una tecnica rappresentante la simultaneità del movimento nell’ambito delle arti plastiche e figurative.
Al volgere della Belle époque l’automobile divenne il modello di bellezza e un’immagine di potenza per la società contemporanea. In questo periodo il clima generale trasudava progresso e avanguardia. L’avanguardia italiana era alla ricerca di un nuovo linguaggio con cui esprimere queste innovative tematiche che governavano la nuova società progressista.
L’arte del dinamismo
In questa cornice si inserisce Umberto Boccioni (1882-1916), primo ad affrontare e sviluppare queste problematiche in ambito artistico come vere e proprie tematiche. Questi nuovi elementi di rappresentazione si fusero con la sua caratteristica raffigurazione della vita moderna dell’epoca.
Nel 1910 incontra Tommaso Marinetti, che lo introduce alle idee di movimento e di simultaneità. Idee che Boccioni personalizza descrivendole con immagini formate da più punti su una traiettoria, alla cui base c’è l’idea dell’assioma di un corpo in movimento.
A differenza di Giacomo Balla, interessato al principio ottico della persistenza delle immagini sulla retina, Boccioni è attratto dal motivo della durata, concetto temporale che comprendere il passato, il presente e il futuro.
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Il tema principale della sua scultura e della sua pittura è la forma dinamica. la sua costante ricerca all’interno del dinamismo avvicina alle correnti del Cubismo e dell’Espressionismo, nell’ambito del considerare e rendere partecipe lo spettatore. La sua capacità di cogliere il movimento e il dinamismo lo rendete il più celebre dei futuristi.
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