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Gucci Beauty: moda e arte per ridefinire l’estetica contemporanea

La casa di moda Gucci lancia la sua nuova campagna: Gucci Beauty. L'intento? criticare i canoni di bellezza moderni e celebrare l’amore per l’individualità.

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2 minuti di lettura

In una realtà segnata dal consumismo d’oltranza e da un amalgama di individui stereotipati in leggins e t-shirt Levi’s, Gucci sembra prendere una posizione opposta, diventando la voce fuori dal coro in un sistema che tende a massificare e mercificare l’individuo. Sotto la guida di un direttore creativo atipico e a tratti geniale, il marchio fiorentino lancia una nuova pagina Instagram, Gucci Beauty, che, nel linguaggio neo tolkeniano del web, identifica una vetrina di prodotti cosmetici. Ma l’impressione che si ha aprendo questa pagina è sorprendente. Una galleria d’arte universale, dove i dipinti dei più importanti musei del mondo vengono riuniti sotto un unico tetto. Si trova l’Infanta Maria Teresa di Spagna di Diego Velázquez, con i suoi antiestetici tratti che il mondo di oggi snobba. C’è l’androginia provocatoria di Monna Vanna di Dante Gabriel Rossetti, che sotto una mascolinità accentuata cela il seme della femminilità.

Infanta Maria Teresa di Spagna, Diego Velázquez, 1651-1654, Metropolitan Museum of Art, New York

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Ciò che Gucci fa con questa nuova, ironica e mal celata (se mai ci fosse stata l’intenzione di nasconderla) critica ai canoni di bellezza moderni, è scuotere le coscienze atrofizzate del popolo pseudo-modaiolo e della setta del Dio denaro. La domanda che sembra sorgere da quei volti enigmatici spiattellati dopo secoli nel più grande museo della storia, sembra essere solo una: perché?

Gucci Beauty
Monna Vanna, Dante Gabriel Rossetti, 1866, Tate Britain, Londra

Perché, nonostante gli standard estetici contemporanei, il mondo si incanta ancora davanti al nostro sguardo? Perché, noi donne dalla fronte ampia, dal naso aquilino, dalle curve prosperose, siamo ancora belle e sensuali agli occhi di chi snobba una giovane con le smagliature? È forse per il talento dell’artista nel rappresentare i nostri tratti? O forse siamo noi, nel nostro orgoglio di essere diverse, che trasmettiamo l’unico ideale estetico immortale, che è l’amore per se stessi? Non è facile rispondere a questa domanda senza scadere in un turbinio di frasi fatte e convenzionali, ma ci si può provare.

Gucci Beauty
Ritratto di donna, pittore inglese, 1600 circa, Metropolitan Museum of Art, New York

Forse, l’intento dietro Gucci Beauty è quello di celebrare l’amore per l’individualità, che trascende il tempo, che mina l’estetica e fa tremare le sue fondamenta. Non vi è bellezza senza identità, non vi è stile senza originalità, e questo i grandi artisti lo sanno. Sicuramente, la trovata pubblicitaria farà esultare e saltare sulla sedia i businessmen che controllano le vendite del brand, e, a chi di cultura ci vive e non ci mangia, questo colpo basso fa un po’ male. Ma al tempo stesso, non si può non provare un brivido di gioia nel rendersi conto che, manovra economica o meno, l’arte sta riprendendo il posto che le spetta nella ridefinizione della bellezza, che altro non è se non il trionfo dell’irripetibile unicità di ognuno di noi.

Gucci Beauty
Ritratto di giovane donna, I secolo a.C, affresco, Museo Archeologico Nazionale di Napoli

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Anna Maria Giano

Mi chiamo Giano Anna Maria, nata a Milano il 4 marzo 1993. Laureata Lingue e Letterature Straniere presso l'Università degli Studi di Milano, mi sto specializzando in Letterature Comparate presso il Trinity College di Dublino.Fin da bambina ho sempre amato la musica, il colore, la forza profonda di ciò che è bello. Crescendo, ho voluto trasformare dei semplici sentimenti infantili in qualcosa di concreto, e ho cercato di far evolvere il semplice piacere in pura passione. Grazie ai libri, ho potuto conoscere mondi sempre nuovi e modi sempre più travolgenti di apprezzare l'arte in tutte le sue forme. E più conoscevo, più amavo questo mondo meraviglioso e potente. Finchè un giorno, la mia vita si trasformò grazie ad un incontro speciale, un incontro che ha reso l'arte il vero scopo della mia esistenza... quello con John Keats. Le sue parole hanno trasformato il mio modo di pensare e mi hanno aiutata a superare molti momenti difficili. Quindi, posso dire che l'arte in tutte le sue espressioni è la ragione per cui mi sveglio ogni mattina, è ciò che guida i miei passi e che motiva le mie scelte. E' il fine a cui ho scelto di dedicare tutti i miei sforzi, ed è il vero amore della mia vita.

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