Avete tempo fino al 18 ottobre per godervi, o imparare a conoscere, l’arte di Fritz Koenig, uno tra i più importanti scultori del ventesimo secolo. Dove? Alla mostra Fritz Koenig 1924 – 2017 Retrospettiva a Firenze sia al Giardino di Boboli (per info cliccare qui), dove potrete ammirare le sue sculture più imponenti, sia alla Galleria degli Uffizi dove vengono esposte piccole sculture e disegni dell’artista.
The Sphere
Koenig è conosciuto soprattutto per la sua opera principale la Sfera Cariatide. Posizionata nel 1971 all’Austin J. Tobin Plaza (proprio sotto le Torri Gemelle), la Sfera di bronzo era il simbolo della pace mondiale. Fu in parte danneggiata durante il terribile attacco alle Torri Gemelle, ma sopravvisse diventando così simbolo di una città che è riuscita a rialzarsi nonostante le ferite.
Tuttavia non sono da trascurare le opere “minori” di Koenig esposte alla Galleria degli Uffizi.
La mostra
La mostra Fritz Koenig 1924 – 2017 Retrospettiva è una mostra monografica, ed è la più grande dedicata all’artista tedesco e la prima dopo la sua morte, avvenuta il 22 febbraio 2017 all’età di 93 anni.
Negli spazi espositivi vengono mostrate molte opere di Koenig. Dai primi lavori fino alle opere degli ultimi 40 anni raccontando così la sua vita da artista, dalla giovinezza alla maturità.
Il materiale usato per le sue opere è principalmente il metallo che viene sapientemente modellato realizzando figure stilizzate, ma che proprio per questo riescono ad esprimere concetti universali quali l’amore, la solitudine e l’orrore.
È incredibile infatti come nelle sue opere Koenig riesca con poche linee e forme a catapultarci nella tragedia dell’Olocausto o nella tenerezza di un abbraccio di due amanti.
Un’arte essenziale che prende ispirazione dell’arte africana di cui l’autore ne era collezionista.
I temi
Molti sono i temi importanti per l’artista. L’Olocausto (autore anche del Memoriale tedesco al campo di concentramento di Mauthausen, 1983), l’amore di coppia, la solitudine e non meno importanti i cavalli, sua grande passione tanto da esprimere nelle sue opere tutta la simbiosi tra destriero e cavaliere.
A questo proposito proprio nel Giardino di Boboli è stata allestita la mostra A cavallo del tempo che approfondisce il legame che si è instaurato tra cavallo e cavaliere nel corso dei secoli.
In tutte le opere di Koenig è racchiusa la sua storia personale: l’orrore della guerra vissuta in prima persona, il suo rapporto con l’affettività fino al suo problema di deambulazione.Una mostra che racconta un artista straordinario dove le sue opere trovano giustizia in uno dei giardini più belli d’Italia.
Immagine di copertina: Azzurra Bergamo Copywriter ©