Inaugura proprio in questi giorni la prima edizione del Crema Film Festival (25 giugno – 1 luglio), una nuova rassegna cinematografica diretta da Francesco Daniel Donati e ispirata al film di grande successo Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, vincitore del premio Oscar per la migliore sceneggiatura non originale, pluricandidato ai Golden Globe, vincitore di tre nastri d’argento per miglior film, miglior regista e miglior montaggio.
A differenza di André Aciman, autore del libro da cui è tratto il film, che aveva immaginato la terra del Ponente Ligure come sfondo ideale alla storia d’amore e di amicizia tra Elio e Oliver, Guadagnino ha infatti deciso di ambientare il suo Chiamami con il tuo nome tra Crema, Bergamo e il Lago di Garda, come citano i titoli di testa «da qualche parte nel Nord Italia». Il risultato è sorprendente: un vero e proprio dipinto che racconta un’inaspettata pianura padana degli anni ’80, un distillato di Italia tanto comune quanto meravigliosa.
Inutile dire che il rapporto che si è creato tra le terre della pianura e il capolavoro di Guadagnino è stato fin da subito molto forte, tanto che la campagna lombarda è diventata essa stessa attrice protagonista di un lungometraggio che ha fatto della bellezza uno dei suoi principi fondamentali. Chiamami con il tuo nome è infatti diventato un trampolino di lancio, anche su scala internazionale, di un paesaggio lontano dai più battuti itinerari turistici e che è presto entrato nel cuore di molti.
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Il Crema Film Festival, promosso dall’associazione musicale Giovanni Bottesini, in collaborazione con il Comune di Crema e dedicato alla leggendaria figura del produttore cinematografico Leonardo Bonzi, nasce quindi con l’obbiettivo di omaggiare e consolidare il prezioso sodalizio tra il film e il territorio attraverso una proposta di incontri e proiezioni mai scontata.
Il festival si aprirà lunedì 25 giugno con la proiezione del film Continente perduto (1954) di Giorgo Moser, di cui lo stesso Bonzi fu coregista e produttore. Nastro d’argento per la miglior musica e il miglior impiego del cinemascope, Premio speciale della Giuria al Festival di Cannes nel 1955 e Orso d’argento al festival di Berlino, il documentario narra i risvolti di una spedizione in Cina e in Indonesia per studiare le caratteristiche, gli usi, i costumi, le credenze delle popolazioni dell’estremo oriente. A seguire, verrà servito un aperitivo di inaugurazione presso il Giardino di Palazzo Vimercati Donati.
Se il 26 giugno è tutto dedicato alla figura di Ermanno Olmi, il 27 giugno sarà ospite del festival il regista Marco Tullio Giordana insieme agli attori Angela Fontana e Daniele Vicorito per la proiezione in anteprima del recente Due soldati. Tra i grandi ospiti di questa rassegna ritroviamo anche il compositore Premio Oscar Nicola Piovani che, nella serata di venerdì 29, in Piazza Duomo, darà vita a un concerto in forma di “racconto musicale”, con l’esecuzione di arrangiamenti inediti e nuove versioni di brani più noti.
Anche il musicista e compositore jazz Paolo Fresu sarà presenta al festival come protagonista dell’omaggio musicale al film L’Albero degli Zoccoli di Ermanno Olmi che si terrà 1 luglio sempre in Piazza Duomo.
Alle proiezioni cinematografiche si affiancano poi numerose iniziative culturali, tra cui la biciclettata di sabato 30 giugno in cui sarà possibile seguire un tour su due ruote che ripercorrerà i luoghi più affascinanti ed evocativi del film.
Immancabile è la proiezione dello stesso Chiamami con il tuo nome, sempre sabato 30 giugno in Piazza Duomo. A seguire presso il Circolo Arci di San Bernardino verrà organizzata una festa anni ’80 proprio sul set film.
Il Crema Film Festival si presenta quindi come occasione per approfondire la vicenda e lo spirito di un grande film con l’obbiettivo di raccontare attraverso i contributi artistici di diversi protagonisti la città di Crema, bellezza inaspettata e discreta che ne ha costituito la cornice ideale.