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Sense8 final serie: l’essenza del legame

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3 minuti di lettura

L’amore e il legame

«Amor vincit omnia et nos cedamus amori», così parla il poeta latino Virgilio a proposito dell’immane potenza dell’amore. Come è ovvio per tutti, l’amore è uno dei grandi temi dell’esistenza umana. Esso è presente in ogni campo della vita, ne tratta l’arte come anche, a suo modo, la matematica. L’amore di conseguenza se non è il più importante dei temi dell’esistenza, è di sicuro comunque il più trattato e il più discusso.

Si pensi ai casi di violenza domestica, alle canzoni pop e anche all’equazione di Dirac della meccanica quantistica relativistica nella quale è contenuta una vera e propria teoria fisica dell’amore, ovviamente inaccessibile senza passare dalla riflessione filosofica sulle conseguenze di questa equazione. L’equazione di Dirac ci informa del fatto che due particelle se entrano in relazione per un tempo abbastanza lungo e poi vengono separate, il destino e l’evoluzione dell’una influenzerà quello dell’altra.

Qui si ipotizza una connessione, utile a spiegare la connessione orizzontale e meta-fisica dei Sensate, famiglia di individui legati e connessi tra loro, protagonisti della serie partorita dalle raffinate menti dei fratelli Wachowski, membri di una nuova specie di umani avanzati chiamata homo sensorius, un’evoluzione dell’homo sapiens.
Nell’essenza dell’amore è insito il principio del legame, come ricorda Martin Heidegger in un corso universitario degli anni ‘30: «l’amore è l’essenza del legame, dell’unione dell’ “è” e dell’essere».

Come le particelle gli individui-Sensate sono loro stessi, posseggono una coscienza loro propria, e dall’altra parte sono anche connessi agli altri, in termini squisitamente emotivo-cognitivi. Se l’uno soffre, l’altro soffre con lui, se uno pensa l’altro lo aiuta pensando insieme a lui. Le particelle sono legate in termini meta-fisico-biochimici, ma dove sta la differenza di ciò con una connessione immanente e trascendente al contempo come quella dei Sensate? Essi possono arrivare a godere del godimento dell’altro e con l’altro. Qual è un’immanenza più forte di questa? È l’Encore lacaniano, la parola dell’amore, qui come un encore ensemble, questa connessione è un dono prezioso per ogni famiglia di Sensate.

Legame metafisico o psico-fisico?

Più che metafisica la connessione è psico-fisica, con buona pace di un certo virtualismo new age che pretende di spiegare i legami forti attraverso una pura connessione mentale, a questo proposito è un esempio calzante Her (2013), in cui persino il godimento e l’atto sessuale erano mentali nel senso di virtuali.

Soprattutto per queste ragioni il finale di serie di Sense8 porta il titolo latino «amor vincit omnia». Chiunque desideri vedere l’importanza decisiva della collaborazione tra individui eterogenei, differenti sotto tutti gli aspetti (differenze di genere, di etnia, di orientamento sessuale e di lingua e cultura), vada a vedere la potenza dell’agire di concerto che viene messa sulla scena in Sense8. A questo proposito può forse ingannare la citazione dalla Recherche di Marcel Proust fatta da Jonas (un personaggio interessante nella serie) che dice «i legami tra noi e le altre persone esistono solo nel pensiero» e poi prosegue in tono ironico «chissà se Proust era un Sensate…»

Così risponde Kala a Rajan, il compagno, quando le chiede se è connessa telepaticamente ad altre sette persone: «telepaticamente non è corretto, ma di base sì». Si tratta allora, in ultima analisi, di un rapporto viscerale e istintivamente fondato, quindi biologico, che si fonda sulla comune unione determinata dall’appartenenza a una stessa specie.

L’essenza del legame

Come comunicano tra loro individui che non hanno niente in comune, neppure la lingua? Si potrebbe ipotizzare una sorta di telepatia, o trasmissione diretta del pensiero. A questo proposito si può dare ragione a Noam Chomsky, il quale sostiene l’idea dell’esistenza di una grammatica universale, per cui noi tutti allo stesso modo nasciamo con la stessa predisposizione ad apprendere una lingua. Qui si tratta di una grammatica speculativa condivisa: i Sensate comunicano interi concetti e non semplici frasi informative.

Il legame universale

I Sensate hanno quindi una peculiare tendenza al legame che contraddistingue la loro essenza. Essendo suscettibili al legame essi non si isolano dai Sapiens, ma hanno con loro relazioni profonde, di affetto e di amore. Non sono “supereroi” o creature sovrumane superiori ai comuni esseri umani, ma ci convivono condividendo con loro sensazioni, pensieri, emozioni ed esperienze.

Il sesso come legame universale

La sessualità è presente. Viene messa in scena ogni modalità di incontro sessuale (persino un threesome) a testimonianza che il pregiudizio e il contegno pudico indotto sono una bazzecola rispetto alla potenza dirompente che istituisce il legame di un amore universale.

L’ampia gamma di incontri sessuali e le loro modalità mettono in risalto anche il fatto, sempre vero, che ognuno di noi ha la tendenza a conoscere parzialmente le cose, mentre l’unico modo autentico di conoscere qualcosa è saperne le proprietà dopo averla esplorata nelle sue sfaccettature e diversi aspetti senza chiudere gli occhi su nessuno di essi.

 

Lorenzo Pampanini

Classe 1994. Laureato in Scienze Filosofiche all'Università La Sapienza di Roma.

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