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Una rivoluzione di suono e stile: così “L’Orso” cambia pelle

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È uscito il 3 Febbraio “Ho messo la sveglia per la rivoluzione”, per la label Garrincha Dischi, il secondo disco in studio di “L’Orso”, band indie/rock milanese. È stato preceduto solamente da un singolo, “Giorni Migliori”, che ha conquistato il primo posto nella classifica Alternative di iTunes a pochi giorni dall’uscita. Le collaborazioni non sono mancate, in quanto si possono contare nomi come Lo Stato Sociale e i COSTA! tra gli autori di alcune canzoni del disco.

Non si può certo dire che siano gli stessi di un tempo, a partire dal semplice cambio di formazione di due elementi su quattro e dall’aggiunta di un quinto, con nuove influenze, nuovi suoni. Dieci tracce diverse da quelle che siamo abituati a sentire sotto il nome della band, con elementi di rock “all’italiana” e di una voce che dal cantato veloce si fa sempre più rap.

Mattia Barro, il frontman e principale autore del disco, parla di una rivoluzione interiore, di puntare la sveglia per alzarsi dal divano, la rivoluzione per una generazione assopita. Un disco che sprona ad agire, ed agendo porterà ad una reazione, la quale porterà ad una rivoluzione.

I suoni acustici e semplici, spiazzanti per la loro schiettezza, lasciano spazio alle chitarre elettriche e sample elettronici, portando le canzoni ad avere un’altra musicalità, un altro stile, altre dita. Quel basso acustico che prorompeva nelle canzoni come un’anima fresca e pura è stato sostituito da basi elettroniche che forse, però, abbiamo già sentito.

Anche tra i commenti Facebook, dove la band rispondeva a domande del tipo “Dove sono le canzoni come ‘Ottobre come Settembre’?”, si parlava di un cambiamento, una crescita inevitabile dettata forse dallo stile personale di qualcuno che è prevalso sugli altri. Sulla qualità musicale non si può dir nulla, in quanto un “cambio” non vuol dire necessariamente “peggio”, ma in questo caso significa solamente “diverso”.

La band sarà in tour fino ad Aprile. Tra le date spicca quella del 14 Febbraio al Locomotiv di Bologna, passando poi dal Qube Club di Pescara il 10 Aprile, per arrivare a chiudere in provincia di Teramo il 24 aprile.

Andrea Brunelli

Andrea Brunelli

Studente di ingegneria a Trento con la passione per la musica, quella vera. Cercatore di verità oltre il muro grigio.

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