Giovedì 20 aprile 2017 si terrà a Londra la cerimonia di gala del più grande concorso fotografico al mondo, il Sony World Photography Awards, giunto alla sua 10ª edizione, con annuncio del titolo di Fotografo dell’Anno 2017, assegnato nella scorsa edizione all’iraniano Asghar Khamseh nella sezione professionisti, e per la sezione open a Kei Nomiyama che vi abbiamo presentato in questo articolo.
Il Sony WPA si compone di quattro concorsi: Professional, suddiviso in 10 categorie, giudicate sulla base di un progetto fotografico; Open, anch’esso composto da 10 categorie che premiano i migliori scatti singoli – tra i quali viene decretato anche il vincitore per ogni nazione con i National Awards –; Youth per tutti i fotografi di età compresa tra i 12 e i 19 anni; Student Focus, dedicato agli studenti di fotografia.
I numeri del concorso sono davvero impressionanti. Le foto inviate sono state complessivamente 227.596 da 183 paesi e molti sono gli italiani che si sono distinti, sia come finalisti (ben 23), sia come segnalati per menzioni speciali (25 tra i top 50 a livello internazionale).
Sul sito del Sony WPA potete vedere tutte le gallerie dei vincitori internazionali, noi qui vi presentiamo le opere degli italiani: i progetti dei professionisti e gli scatti singoli degli open.
PROFESSIONAL COMPETITION
Architecture
Alessandro Piredda – Il suo progetto Darkitectures vede come soggetto le più significative architetture italiane, da un punto di vista artistico, riprese in notturna.
Diego Mayon – Un originale reportage sugli edifici di Atene adibiti a bordelli (la prostituzione è legale in Grecia), che sono chiamati Studio quando sono di… alta classe.
Conceptual
Carla Sutera Sardo – Wet Thoughts mette a nudo il nostro rapporto intimo con l’acqua, dove «un corpo sommerso ritrova la sua dimensione e sostanza e le sue linee diventano più chiare».
Contemporary Issues
Andrea Foligni – Continua il lavoro di Foligni per far conoscere i danni ambientali nelle Alpi Apuane, in Toscana. Dopo il progetto Apuan Carbonate, è la volta di Whiter (white water, acqua bianca) con cui mostra l’inquinamento di fiumi e torrenti a causa della marmettola, il residuo industriale dalla lavorazione del marmo, che li rende bianchi come il latte.
Lorenzo Maccotta – Se Mayon ci mostra i luoghi tradizionali del “mestiere più antico del mondo” in Grecia, Maccotta ci svela la contemporaneità del porno su webcam, un business da 1 miliardo di dollari l’anno, in continua e rapida crescita.
Current Affair & News
Alessio Romenzi – La serie di immagini We are taking no prisoners documenta l’offensiva per liberare Sirte, la capitale dell’autoproclamato Stato islamico in Libia, e le condizioni dei soldati libici, per lo più civili senza addestramento militare.
Karl Mancini – Ni una menos è un movimento di protesta contro la violenza nei confronti delle donne nato in Argentina. Un crudo reportage che testimonia, nonostante l’inasprimento della legislazione, l’alto tasso di femminicidio nel paese sudamericano dove, secondo le statistiche, una donna viene uccisa ogni trenta ore.
Daily Life
Alice Cannara Malan – My (m)other è uno sguardo intenso e profondo nelle relazioni famigliari. Un diario personalissimo della fotografa che con questo progetto ha voluto riscoprire le proprie radici e capire di più di se stessa e dei legami all’interno della sua famiglia.
Majlend Bramo – Bramo è un giovane fotogiornalista di origini albanesi che vive a Firenze. Like sugar in milk è il suo viaggio nella piccola comunità Parsi a Mumbai, in India, per raccontarci quanto sia reale il rischio che possa scomparire una delle più antiche religioni sulla terra, quella zoroastriana.
Natural World
Tommaso Rada – Se si pensa alle immagini del mondo naturale, difficilmente possono venirci in mente fotografie che non ritraggono animali vivi nel proprio ambiente o habitat selvaggi senza alcuna presenza umana. Di fatto, Anatomy of a Museum di Radanon solo ci mostra fossili, scheletri e animali imbalsamati, ma addirittura ce li rappresenta “impacchettati” e al di fuori della solita collocazione, in una sorta di vita sospesa all’interno del Museo di Storia Naturale dell’Università di Porto, in fase di restauro.
Portraiture
Dario Mitidieri – Lost Family Portraits è un grido di accusa contro la guerra. I nuclei famigliari ritratti sono rifugiati siriani nei campi-profughi della valle Bekaa, in Libano. Le sedie vuote o gli spazi nelle fotografie rappresentano i membri mancanti, morti a causa della guerra in Siria o durante l’esodo.
Giulia Piermartiri & Edoardo Delille – Una coppia di fotografi si è cimentata nel ritrarre l’elettorato di Donal Trump, sfidando stereotipi e pregiudizi. Los Trumpistas, e già il titolo dice molto, mette in luce una realtà molto complessa, mostrando i sostenitori più inaspettati.
Sport
Andrea Rossato – Con il progetto 50 years of challenges, Rossato ci fa vedere uno dei più antichi sport della storia dell’umanità. Da cinquanta anni a questa parte, a luglio e agosto, una settantina di appassionati, provenienti da diverse regioni del Nord Italia, raggiunge il litorale di Grado per sfidarsi a bocce. Da una semplice sfida tra pochi giocatori si è giunti a un gruppo consistente di bagnanti, divenuti anche amici, che gareggiano in combattute partite di bocce da spiaggia.
OPEN COMPETITION
Architecture
Claudio Cantonetti – Lights Arches
Culture
Salvatore Mazzeo – L’anima sacra siciliana
Vincitore del National Award per l’Italia
Beniamino Pisati – Georgian baptism
Vito Leone – The Human Comedy
Motion
Luigi Panico – Little Dancer
Nature
Francesco Russo – Beyond dreams
Still life
Massimiliano Balò – I lampiuna da marina
Street Photography
Gimmi Corvaro – Time of a tea
Travel
Placido Faranda – Lady in red
Tutte le opere saranno esposte alla mostra Sony World Photography Awards & Martin Parr – Edizione 2017, che si terrà a Londra dal 21 aprile al 7 maggio nella prestigiosa cornice di Somerset House.
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