Daria Bignardi, oltre ad essere una nota giornalista italiana, è anche una scrittrice di successo; Un karma pesante è il suo secondo libro. È un romanzo introspettivo che racconta in prima persona la vita di Eugenia Viola, una regista quarantenne. Eugenia è una donna fragile ma determinata che a quasi quarantadue anni tira le somme della sua vita fino a quel momento: dall’adolescenza difficile − la droga, le cattive compagnie, la malattia del padre − al suo attuale matrimonio con Pietro e l’amore per le sue due figlie.
«Mi sento estranea, ridicola, superiore e inferiore a tutti, completamente fuori posto e in maschera».
Con una scrittura fortemente ironica e per nulla pesante, la Bignardi ci racconta la storia di questa donna, la sua concezione del mondo, del dolore, di se stessa: il mondo visto dalla prospettiva di Eugenia, Eugenia vista dalla prospettiva di Eugenia. Una donna a volte un po’ instabile, attaccata al dolore come se senza, lasciasse anche la vita. Una donna concreta che per sapere di essere viva, deve soffrire: un masochismo emozionale che trova, con gli anni, il suo equilibrio.
Un karma pesante è un libro fantastico, mai stucchevole. Il giusto equilibrio tra ironia e ferite. Piccole emozioni che aiutano a vivere.
«Perché sono così? Mi avranno amata poco? Male? Troppo? Probabilmente mi hanno amata troppo e male, e sono diventata una persona viziata, che non riesce a vivere se non rischia di morire almeno una volta all’anno, se non stringe tra le mani ogni giorno le prove che la vita è reale: il dolore, i conflitti, la malattia».
Daria Bignardi, Un karma pesante
Mondadori
Milano, 2010
212 pagine
prezzo di copertina 13€
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